Sull’isola d’Ischia le agenzie di pompe funebri si trovano a dover fare anche da taxi per i medici dell’Asl.
È la denuncia, dai toni duri, di un operatore del settore che ha segnalato la vicenda al deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, sollecitando verifiche e provvedimenti da parte delle autorità sanitarie competenti.
“Io e i miei colleghi non siamo autisti né Ncc”, ha spiegato il titolare di una ditta funebre isolana, riferendo quanto accaduto l’11 luglio scorso.Potrebbe interessarti
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Come previsto dalla procedura, era stato contattato il medico reperibile dell’Asl per il prelievo biologico necessario. “Il medico – ha raccontato l’operatore – ha preteso di essere accompagnato dalla nostra agenzia fino alla sede dell’Asl di Fiaiano e riportato indietro, come se svolgessimo un servizio taxi. È una prassi ormai diffusa che non possiamo più tollerare”.
La segnalazione è stata trasmessa al deputato Borrelli, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare. “È una vicenda paradossale – ha dichiarato – che va chiarita subito. Intendo chiedere al Ministero della Salute e alle direzioni sanitarie interessate di accertare i fatti e individuare eventuali responsabilità.
Trovo inaccettabile che operatori privati, già gravati da un ruolo delicato, siano costretti a sopperire a inefficienze o inadempienze dell’Asl, con ripercussioni anche sui familiari delle persone decedute, che in un momento di dolore si trovano coinvolti in situazioni grottesche e fuori luogo”.








































































Commenti (1)
E’ davvero strano che agenzie funebri debbano fare il taxi per i medici dell’Asl. Non capisco come mai la situazione sia diventata cosi complicata, è inaccettabile e nessuno dovrebbe sopportare questo tipo di prassi. Dobbiamo riflettere.