Il palco è pronto, le luci accese, l’attesa è alta. Ma a poche ore dal doppio concerto di Geolier all’Ippodromo di Agnano – in programma il 25 e il 27 luglio – fuori dallo show si alza un altro volume: quello della protesta. Nelle strade del quartiere esplode la rabbia per la totale assenza di controlli, mentre la zona viene trasformata in un gigantesco parcheggio abusivo con tariffe folli. Quaranta euro per un’auto, venti per uno scooter: questo è il prezzo imposto da chi, da giorni, gestisce aree di sosta improvvisate, anche a chilometri di distanza dal luogo dell’evento. Video sui social mostrano addirittura servizi navetta organizzati da Pianura, un altro quartiere, per “traghettare” i fan fino all’ippodromo.
Ma a far rumore non sono solo le lamentele degli utenti: le proteste più forti arrivano da chi in quella zona ci vive e lavora.Potrebbe interessarti
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Le denunce si moltiplicano. Residenti esasperati raccontano che già lo scorso anno il concerto si era trasformato in un inferno: strade bloccate, nessuna vigilanza, clacson e tensione. Quest’anno, però, si aggiunge anche il racket dei parcheggi. Un mercato nero che sembra invisibile alle forze dell’ordine. «È inaccettabile che si continui a lucrare illegalmente su un evento pubblico – attacca Borrelli –. Non possiamo sacrificare un intero quartiere all’anarchia e al disordine. Il Comune deve assumersi le sue responsabilità, così come gli organizzatori».







Commenti (1)
Io trovo che la situazione sia molto complicata, non è giusto che i commercianti soffrano mentre gli abusivi guadagnano. Dovrebbero esserci più controlli e regole per evitare queste problematiche che si ripetono ogni anno.