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Colpo al tifo violento di Torre del Greco: 22 misure cautelari

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Colpo al tifo violento di Torre del Greco: 22 misure cautelari


Una violenta rissa tra gruppi di ultras, scoppiata il 26 gennaio 2025 a Torre del Greco, ha portato a un maxi blitz della Polizia di Stato, con 22 ordinanze cautelari eseguite oggi nei confronti di tifosi delle frange “Hijos de Barrios” e “Ultras Torre del Greco”.

L’episodio, avvenuto in pieno centro cittadino in occasione della partita Turris-Sorrento, ha trasformato corso Vittorio Emanuele in un campo di battaglia, con sedie, tavolini e oggetti contundenti usati come armi, seminando panico tra residenti e passanti.

La Procura di Torre Annunziata, coordinando un’indagine serrata, ha disposto tre custodie cautelari in carcere, due arresti domiciliari e 17 divieti di dimora, con obbligo di firma in occasione delle partite della Turris.

Un’aggressione preordinata nel cuore della città

Intorno alle 16:45 del 26 gennaio, a pochi passi dal “Bar La Torre” e lontano dallo stadio, due gruppi di ultras si sono affrontati con violenza inaudita. Armati di aste, caschi, cinture e suppellettili rubate al locale, i tifosi hanno dato vita a una vera e propria guerriglia urbana.

Tavolini e sedie sono stati scagliati come proiettili, danneggiando il bar e mettendo a rischio l’incolumità di automobilisti e pedoni, costretti a manovre pericolose per sfuggire al caos. L’episodio, avvenuto in pieno giorno, ha generato un forte allarme sociale, evidenziando la premeditazione dell’attacco.

Le indagini: videosorveglianza inchioda i responsabili

Grazie a un’accurata analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, gli agenti del Commissariato di Torre del Greco hanno identificato 24 soggetti coinvolti, di cui due minorenni.

Le indagini, coordinate dalla Procura, hanno ricostruito le condotte violente: i partecipanti, molti con il volto travisato, hanno agito in gruppo, utilizzando armi improprie e commettendo reati di rissa, danneggiamento e lesioni personali aggravate.

L’aggravante contestata si riferisce all’articolo 61 del codice penale, per aver compiuto i fatti in occasione di un evento sportivo. Cinque ultras, inoltre, hanno violato il Daspo imposto dal Questore di Napoli, aggravando ulteriormente la loro posizione.

Misure severe e riflessione sulla violenza negli stadi

I tre principali responsabili sono stati trasferiti alla Casa Circondariale “G. Salvia” di Napoli, due sono stati posti ai domiciliari, mentre per 17 indagati è scattato il divieto di dimora a Torre del Greco, con l’obbligo di firma presso le autorità in concomitanza con le partite della Turris. Un indagato, attualmente all’estero, è ancora irreperibile.

L’operazione rappresenta un segnale forte contro la violenza legata al tifo organizzato, ma invita a una riflessione più ampia. La furia degli ultras, spesso alimentata da rivalità esasperate, continua a trasformarsi in episodi di criminalità che mettono a rischio la sicurezza collettiva.

La risposta delle istituzioni, come dimostra questo blitz, è decisa, ma il fenomeno richiede interventi preventivi, dalla sensibilizzazione al rafforzamento dei controlli, per evitare che lo sport diventi pretesto per la violenza.

 


Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 17 Luglio 2025 - 13:10

Commenti (2)

Questa situazzione di violenza tra ultras è veramente preoccupante. È importante che le autorità prendano misure serie per prevenire simili episodi in futuro. La sicurezza dei cittadini deve essere sempre al primo posto, specialmente durante gli eventi sportivi.

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