Castel Volturno – Nuovi inquietanti dettagli emergono sull’omicidio di Nicola Mirti, il 18enne accoltellato a morte ieri su un lido di Varcaturo.
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Le indagini della Polizia hanno portato al fermo di Salvatore Sannino, 19 anni, anch’egli incensurato e originario di Mugnano come la vittima. Tra i due, è emerso, esistevano screzi pregressi, alimentati anche sui social network, che avrebbero condotto alla fatale aggressione scaturita per “uno sguardo di troppo”.
La dinamica e i precedenti attriti tra vittima e aggressore
Secondo le prime ricostruzioni e quanto trapelato dalle indagini, lo scontro fatale sarebbe iniziato con una provocazione verbale. “Che mi guardi a fare?”, avrebbe pronunciato Sannino al suo rivale prima che la lite degenerasse in violenza.
Gli inquirenti, sotto la direzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, stanno lavorando per accertare i motivi più profondi del litigio, che affonderebbero le radici in un’inimicizia preesistente, anche di natura social.
Sannino è attualmente sottoposto a fermo nel commissariato di polizia di Castel Volturno. Eventuali provvedimenti nei suoi confronti saranno valutati dal PM nelle prossime ore.
La mamma della giovane vittima è una nota tiktoker: il suo profilo “luisaemanueletangocaso12” è stato invaso di messaggi di condoglianze.
Tensione all’Ospedale di Pozzuoli: intervento dei vigili del fuoco
La notizia della morte di Nicola Mirti ha scatenato momenti di forte tensione all’esterno dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Un gruppo di amici e parenti della vittima si è riversato nel piazzale, e la situazione ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Come riferito dall’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate“, una persona è addirittura entrata nella sala d’attesa con della benzina, scatenando il panico e rendendo necessario un blocco delle attività del pronto soccorso.
Il deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, ha condannato duramente gli atti di violenza e vandalismo. “Commettere violenze in un ospedale è ingiustificabile e nulla ha a che fare con il dolore per la perdita di un amico o di un parente”, ha commentato Borrelli.
“Mi auguro che i violenti siano immediatamente identificati dalle forze dell’ordine e rispondano dei loro comportamenti, tra i quali anche quello di aver causato la sospensione delle attività di pronto soccorso.
Purtroppo abbiamo già visto scene simili in altri ospedali e, puntualmente, ci siamo trovati di fronte alla devastazione delle strutture, minacce al personale in servizio e paura tra pazienti e familiari. La morte di un ragazzo di certo non può e non deve essere ‘ricordata’ compiendo altri crimini”.
L’episodio di violenza in ospedale aggrava ulteriormente il quadro di una tragedia che ha profondamente scosso la comunità e riacceso il dibattito sulla sicurezza e la gestione della rabbia in situazioni di emergenza.
(nella foto la vittima Nicola Mirti e lo stabilimento balneare di Varcaturo dove è avvenuto l’omicidio)
Articolo pubblicato il giorno 8 Giugno 2025 - 22:28