Riapertura del settore superiore e futura eliminazione della pista d’atletica: così il Comune punta a garantire i 14mila posti in più e i cantieri durante le gare. De Laurentiis al tavolo, il progetto è già nelle mani della SSC Napoli.
Tre competizioni da affrontare, uno stadio da rifare e migliaia di tifosi da accogliere. Il puzzle che il Comune di Napoli deve risolvere ha una scadenza improrogabile: gli Europei del 2032.
E la soluzione, stando ai piani dell’amministrazione, potrebbe arrivare da un’idea semplice ma efficace: riaprire il terzo anello del Diego Armando Maradona, garantendo posti aggiuntivi per compensare quelli persi durante i lavori di ristrutturazione.
A firmare il progetto è Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture e ingegnere strutturista, che ha consegnato alla SSC Napoli lo studio già il 30 aprile. L’obiettivo? Evitare il blocco delle partite durante i lavori, sfruttando i settori inutilizzati dello stadio.
Il terzo anello, oggi con 8mila posti, potrebbe arrivare a 10mila con alcuni interventi minimi. Numeri cruciali: quando i cantieri coinvolgeranno i distinti inferiori (7mila posti) o le curve (5mila a settore), gli spettatori potranno essere redistribuiti nell’anello superiore, mantenendo – se non aumentando – la capienza.
Ma la vera rivoluzione è nel masterplan complessivo: l’eliminazione della pista d’atletica e la riorganizzazione degli anelli, sul modello Maracanã o Olimpico. Senza più divisioni tra primo e secondo anello, si guadagnerebbero 4mila posti extra, portando il totale a +14mila a lavori ultimati.
Antonio Conte, da sempre sostenitore degli stadi “a pelle di toro”, avrebbe di che gioire: i tifosi sarebbero più vicini al campo, come richiesto anche dalle nuove normative UEFA.
La stima per progettazione e lavori si aggira sui 30 milioni di euro. Il Comune, che presto avrà poteri commissariali con il sindaco Gaetano Manfredi, finanzierà la progettazione e modificherà il Documento unico di programmazione per sbloccare le risorse.
Intanto, si lavora al dialogo con Aurelio De Laurentiis, già coinvolto in un’altra proposta: la “Maradona Experience”, un percorso museale dedicato al Pibe de Oro. L’ipotesi, accolta con interesse dal patron, potrebbe aggiungere appeal internazionale all’impianto.
L’operazione è a tempo di record: con l’Europeo 2032 all’orizzonte, Napoli non può permettersi di perdere l’occasione. E il terzo anello potrebbe essere solo il primo passo verso un Maradona da 60mila posti, finalmente all’altezza del suo nome.
Articolo pubblicato il giorno 9 Giugno 2025 - 20:40