Afragola – Nuovi sviluppi nelle indagini sull’omicidio di Martina Carbonaro, la 14enne brutalmente uccisa il 27 maggio scorso ad Afragola dal suo ex fidanzato, il 19enne Alessio Tucci.
La Procura di Napoli Nord ha disposto una serie di accertamenti tecnici da parte dei Carabinieri del RIS su diversi reperti chiave, tra cui alcuni capelli trovati tra l’indice e il pollice della mano della vittima.
I militari specializzati analizzeranno anche il frammento di cemento, ovvero la pietra – presumibilmente usato come arma del delitto – con cui Alessio Tucci, 19 anni, reo confesso, avrebbe colpito la ragazza alla testa almeno quattro volte all’interno di uno stabile abbandonato dello stadio Moccia. L’analisi forense si concentrerà anche su un paio di scarpe sneakers appartenenti all’indagato.
Gli accertamenti tecnici il 26 giugno presso la sede dei Ris a Roma
Le attività, che si svolgeranno il prossimo 26 giugno a Roma, mirano a consolidare il quadro probatorio nei confronti del giovane, che secondo le indagini avrebbe agito dopo che Martina, intenzionata a interrompere una relazione durata due anni, aveva rifiutato un abbraccio.Potrebbe interessarti
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Dopo l’aggressione, Tucci avrebbe tentato di nascondere il corpo dietro un cumulo di rifiuti e un armadio all’interno della struttura dismessa. Il suo cellulare è stato ritrovato spento e nascosto in una intercapedine. Per due giorni, prima del ritrovamento del corpo e della confessione, il ragazzo aveva partecipato alle ricerche della ragazza insieme ai genitori, fingendo preoccupazione.
Al momento Alessio Tucci è detenuto in regime di isolamento in una nuova struttura penitenziaria, dopo essere stato trasferito dal carcere di Poggioreale, dove era stato aggredito. È difeso dall’avvocato Mario Mangazzo.
Il giovane la scorsa settimana ha affidato al cappellano del carcere dove si trova detenuto una lettera indirizzato a Papa Leone XIV in cui chiede di essere perdonato per quello che ha fatto. L a cosa ha suscitato l'indignazione social e poi quello della mamma di Martina Carbonaro che ha fatto sapere "spero che il Papa non risponda". E poi ha anche detto: "Voglio andare io dal Santo Padre con gli occhiali di Martina".
Commenti (1)
L’omicidio di Martina Carbonaro è un fatto tragico che fa riflettere sulla violenza giovanile. È importante che le indagini siano condotte con attenzione e professionalità per fare giustizia. La lettera al Papa è un gesto controverso.