Arresti domiciliari per il sindaco di Santa Marina nel cuore del Cilento (classe 1967) e un imprenditore napoletano (classe 1966), accusati di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio.
È l’esito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Salerno, con il supporto della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura, che ha fatto emergere un presunto sistema illecito nella gestione delle autorizzazioni edilizie.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, due imprenditori, attraverso un tecnico incaricato, avrebbero versato 100mila euro al primo cittadino in cambio del rilascio di un permesso a costruire, senza che fosse stato approvato il necessario piano di lottizzazione.
Le indagini – basate su intercettazioni, perquisizioni e sequestri, tra cui oltre 160mila euro in contanti – hanno evidenziato un modus operandi sistematico da parte del sindaco, che avrebbe interferito con l’attività degli uffici comunali per favorire alcuni imprenditori e tecnici a lui vicini.
L’inchiesta, che ha già portato in passato a sequestri legati a reati edilizi, getta luce su una gestione della pubblica amministrazione piegata a interessi privati e su un presunto intreccio illecito tra politica, affari e professionisti locali.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2025 - 12:44