Napoli– Momenti di terrore nella notte a San Giovanni a Teduccio, dove ignoti hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione di Antonio Gallo, 49 anni, detto “Marzio”, ritenuto legato da vincoli familiari ai clan D’Amico e Rinaldi.
L’uomo, coinvolto in passato in operazioni antimafia e già arrestato nel 2021 insieme al boss Salvatore D’Amico, alias ‘o pirata, è diventato poi collaboratore di giustizia.
I proiettili hanno colpito il portone d’ingresso dell’edificio e danneggiato anche una vettura parcheggiata nei pressi. Secondo le prime ipotesi investigative, il gesto potrebbe essere un’intimidazione legata all’attività di collaborazione con la giustizia da parte del figlio dell’uomo che al momento degli spari non era in casa.
Antonio Gallo era finito nel mirino delle forze dell’ordine durante un blitz contro l’asse criminale D’Amico-Mazzarella, storici clan della zona orientale del capoluogo campano, e la sua figura è considerata centrale negli equilibri criminali di San Giovanni a Teduccio.
Sull’episodio, anticipato da Cronache di Napoli, indagano i carabinieri della compagnia di Poggioreale, che stanno esaminando le immagini di videosorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze. L’agguato si inserisce in un clima di crescente tensione nell’area, teatro di una faida tra gruppi rivali per il controllo delle piazze di spaccio.
Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2025 - 07:05