foto archivio
Napoli – Avevano organizzato un “cavallo di ritorno” per restituire un motoveicolo rubato in cambio di 1.200 euro, ma sono finiti in manette.
La Polizia di Stato ha arrestato due giovani napoletani di 18 e 20 anni con l’accusa di estorsione aggravata. I due, insieme a un complice attualmente ricercato, avevano contattato la vittima – derubata del mezzo nella notte tra lunedì e martedì – proponendo lo scambio in via Argine, a Ponticelli.
All’appuntamento si sono però presentati anche i Falchi della Squadra Mobile, che seguivano il proprietario del veicolo nell’ambito di un’indagine lampo.
All’arrivo degli estorsori, i poliziotti sono intervenuti: i tre hanno tentato la fuga, ma due di loro sono stati bloccati e arrestati dopo un breve inseguimento a piedi. Il terzo è riuscito a dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce.
Il motociclo è stato recuperato e riconsegnato al legittimo proprietario. Le indagini proseguono per individuare il terzo uomo coinvolto nella tentata estorsione.
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Leggendo quest'articolo ho pensato che la situazione sia molto preoccupante. I giovani dovrebbero riflettere sulle conseguenze delle loro azioni invece di coinvolgersi in atti criminali come estorsione e furto.
E' vero, ma spesso i ragazzi non pensano a cosa fanno. Speriamo che questo caso possa servire da lezione per molti altri e farli riflettere prima di agire.
Il problema della criminalità giovanile è serio, ma è importante anche capire le cause che portano a questi comportamenti. Serve un lavoro educativo più efficace per evitare situazioni simili.