Musica

Max Fuschetto in concerto a Napoli mercoledì 21 maggio

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Arte, guerra e suoni distorti, con il compositore Max Fuschetto che lancia il suo nuovo album Sniper Alley – To My Brother il 21 maggio in Auditorium Novecento. Dal docufilm presentato al Sarajevo Film Festival al quinto disco dell’eclettico compositore, sempre in bilico tra colto e popular: nove brani visionari e dalle diverse prospettive d’ascolto, da Van Gogh a Nick Drake.

Il Concerto e l’Album Sensazionale

Mercoledì 21 maggio alle 20.30, l’Auditorium Novecento di Napoli (Via De Marinis 4) ospiterà il primo concerto dedicato all’album Sniper Alley – To My Brother, pubblicato dall’etichetta NovAntiqua. L’ensemble del compositore campano sarà arricchito dal compositore e cantante Cosimo Morleo, con la presenza di Cristiana Grilli e Francesco Toscani, coautori del docufilm omonimo, che proietteranno un estratto. Presentato in anteprima al Sarajevo Film Festival, il docufilm ha ispirato Fuschetto a creare un’opera che evita la classica colonna sonora, optando per un paesaggio sonoro indipendente, nato dalla tragica storia di Džemil Hodžić e dalla morte del fratello sedicenne Amel per mano di un cecchino durante l’assedio di Sarajevo (1992-1996).

La Potente Ispirazione dalla Guerra e dall’Arte

Fuschetto, eclettico e controverso nel mescolare il colto con il popolare, ha trasformato la storia di infanzia interrotta dalla guerra in un album che esplora il dolore come forma di resistenza artistica. I nove brani sono influenzati da pittori come Van Gogh e Francis Bacon, con Fuschetto che spiega: “In L’église d’Auvers-sur-Oise, vue du chevet di Van Gogh, attraverso una tensione delle linee, data da veloci pennellate che spingono verso l’esterno o creano vortici interni, l’edificio e il contesto circostante ne risulta stranamente deformato e questo, nell’insieme, crea una visione ipnotica, psichedelica, surreale, modernissima. Oppure la pittura di Francis Bacon che ha indagato nuovi rapporti tra le figure e il resto del quadro: isolamento, inglobamento quasi mimetico in cui il confine tra figura e sfondo diventa effimero, nessuna relazione esplicita tra le figure in primo piano, a cui spesso mancano anche i connotati, come il viso – così da rendere ambiguo anche il concetto stesso di figura. Sniper Alley è anche questo: un continuo deformare e frammentare, far perdere i connotati alla materia sonora; Sniper Alley consegna alla mia scrittura la rinascita attraverso l’esperienza del dolore insieme al colore della speranza”. Questo approccio frammentato crea un caos sonoro che rispecchia la brutalità della guerra, mescolando piani d’ascolto complessi e influenze letterarie, come nella traccia No Man Is An Island ispirata a John Donne.

Sperimentazioni Musicali e Collaborazioni Taglienti

Nell’album, Fuschetto spinge i limiti con una sperimentazione audace, suona personalmente chitarra, basso e tastiere oltre al suo oboe e sax soprano, collaborando con musicisti come Enzo Oliva. Brani come The Good Morrow e L’Escalier De Drake riflettono questo caos creativo, con quest’ultimo che evoca lo spirito di Nick Drake in modo imprevedibile: “Mentre sperimentavo melodia e armonia ho ricevuto improvvisamente in dono una guida: molti anni fa avevamo suonato dal vivo Cello Song di Nick Drake di cui però ricordavo solo qualcosa di indefinito. Proust ci insegna che nell’atto creativo una memoria imperfetta può essere molto più potente nei risultati di una più precisa nei dettagli. In realtà quella illuminazione rappresentava una sorta di madeleine; toccando dei suoni affiorava qualcosa, una direzione. Ho seguito questo qualcosa e ne è nata la parte B di L’Escalier de Drake. Per curiosità, dopo qualche giorno, ho ascoltato Cello Song e naturalmente non c’entrava nulla, ma lo spirito di Nick Drake, in una forma trasfigurata, era e sarà sempre lì, in quelle note, in quei suoni, nella semplice scala pentatonica con cui è costruita quella seconda parte, ripetuta, con una sottile variazione; un’eco di eternità che attraversa le cose, il mondo e ogni tanto arriva a toccarci”. Questo evento non è solo un concerto, ma un’esplosione di suoni che sfida le convenzioni artistiche.


Articolo pubblicato il giorno 19 Maggio 2025 - 18:00
Gustavo Gentile

Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E' stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.

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