VERDELLINO (BG) – È stata arrestata a otto mesi dal colpo, ma a incastrarla non sono stati testimoni o intercettazioni: è stato un tatuaggio, un dettaglio quasi invisibile che ha permesso ai Carabinieri di Zingonia di risalire all’identità della 54enne romena responsabile, insieme a due complici, di un furto da 65mila euro ai danni di una gioielleria di Ercolano, in provincia di Napoli.
La donna, già nota alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e sottoposta all’affidamento in prova ai servizi sociali, era riuscita ad aggirare i sospetti fingendosi cliente. Travestita con parrucca e abiti anonimi, aveva acquistato alcuni oggetti per circa 900 euro per guadagnarsi la fiducia del gioielliere, salvo poi trafugare un rotolo di preziosi in oro del peso di 600 grammi, fuggendo senza lasciare tracce.
Le indagini condotte dai Carabinieri della Tenenza di Ercolano, attraverso la meticolosa analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno portato all’identificazione del trio. Il tatuaggio visibile sul braccio della 54enne è stato il dettaglio chiave: l’elemento che ha fatto scattare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Napoli.
Il 6 aprile scorso, la donna è stata rintracciata nella sua abitazione di Verdellino, in provincia di Bergamo, e trasferita nella casa circondariale di Bergamo anche per gravi violazioni delle prescrizioni dell’affidamento. La sua copertura è durata mesi, ma alla fine, quel piccolo disegno sulla pelle è stato più eloquente di mille prove.
Articolo pubblicato il giorno 17 Aprile 2025 - 12:37