La Corte di Assise di Cassino, ha clamorosamente assolto Michele Lo Bianco dai reati di tentato omicidio, minacce aggravate, sequestro personale con scopo estorsivo ed atti persecutori nei confronti della sua ex di Minturno.
Lo Bianco, alias “satizzu” nipote del boss defunto Carmelo ed esponente di spicco del Clan Lo Bianco-Mancuso, di Vibo Valentia, era stato destinatario anche di un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento alla vittima, prima di essere imputato dei reati di minacce aggravate, tentato omicidio, sequestro di persona con scopo estorsivo e atti persecutori.Potrebbe interessarti
Ischia, incendio lungo la provinciale a Serrara Fontana
Arzano, automobilisti "indisciplinati": sequestrati veicoli privi di assicurazione
Campi Flegrei, nuova sequenza sismica: una decina di scosse avvertite tra il pomeriggio e la sera
Ercolano, è diventata maggiorenne la compagna del ragazzo morto nello scoppio della fabbrica di fuochi
Il Pm, a termine della sua requisitoria, ha chiesto 13 anni di reclusione, ma hanno prevalso le articolate e minuziose questioni giuridiche devolute dalla difesa, rappresentata dall’Avvocato Massimo Viscusi.
Commenti (1)
La sentenza di assoluzione di Michele Lo Bianco e molto discutibile, sopratutto considerando i reati che gli erano stati imputati. La difesa ha fatto un lavoro molto accurato, ma ci sono delle domande che rimangono senza risposta.