Un vasto traffico illegale di cardellini è stato scoperto a Sant’Antimo, nel Napoletano, durante un'operazione antibracconaggio condotta dai Carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo, coordinati dal tenente Vincenzo Vacchiano, in collaborazione con la Polizia Metropolitana di Napoli, guidata dalla comandante Lucia Rea, e con il supporto delle guardie volontarie della Lipu.
L’operazione, avvenuta domenica scorsa tra Sant’Antimo e Villaricca, ha portato alla denuncia di tre persone, alcune delle quali con precedenti specifici, alla perquisizione di due abitazioni e al sequestro di dodici cardellini insieme a una rete da uccellagione.Potrebbe interessarti
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I denunciati dovranno rispondere davanti alla Procura di Napoli Nord per detenzione illegale di specie particolarmente protetta, ricettazione di fauna selvatica e maltrattamento di animali. Il cardellino (Carduelis carduelis) è una specie particolarmente protetta e considerata patrimonio indisponibile dello Stato. Per catturarli, i bracconieri usano metodi crudeli: gli esemplari impiegati come esche vengono spesso accecati, feriti o con le ali spezzate, rendendoli incapaci di sopravvivere.
Secondo le autorità, il traffico di cardellini rappresenta un business illegale da migliaia di euro, e Sant’Antimo era ormai diventata una delle principali piazze di smercio della regione. Gli uccelli sequestrati sono stati affidati ai veterinari del Centro Recupero dell’Asl Napoli 1 per le cure necessarie, prima di essere reintrodotti nel loro habitat naturale.






Commenti (2)
L’articolo è interessante ma ci sono molte cose che non capisco bene. Perchè queste persone fanno traffico di uccelli? E’ brutto vedere animali maltrattati, spero che la legge faccia il suo corso. Dobbiamo proteggere la natura.
E’ una situazion preoccupante quela del traffico illegale di cardellini, perche ci sono persone che sfruttano gli animali in modo inaccettabile. Spero che le autorità continuano a fare controlli e prevenzione per fermare queste attivitè.