Napoli – In una svolta sorprendente, la Corte d’Appello di Napoli ha autorizzato il ricongiungimento di Franco Iannone, 52 anni, e Veronica Morgillo, 37, due noti narcotrafficanti coinvolti nel clan Piscitelli, alias “i Cervinari”.
La coppia, condannata per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, potrà ora condividere nuovamente lo stesso tetto.
Iannone e Morgillo erano stati arrestati nel 2019 nell’ambito di una maxi-operazione contro l’organizzazione criminale che controllava il traffico di droga nella Valle di Suessola e nella Valle Caudina.
Intercettazioni telefoniche avevano rivelato il ruolo chiave di Morgillo, che aveva contattato il boss Filippo Piscitelli per organizzare lo smaltimento della droga sequestrata durante l’arresto.
Nonostante le condanne, i due erano stati posti agli arresti domiciliari in comuni diversi. Tuttavia, grazie all’istanza presentata dall’avvocato Vittorio Fucci e dal dottor G. Vittorio Fucci, la Corte ha deciso di rivalutare la situazione, consentendo così il ricongiungimento della coppia.
La notizia ha suscitato grande clamore nell’opinione pubblica, alimentando le polemiche sulla gestione dei detenuti ai domiciliari e sollevando interrogativi sulla gravità delle misure di sicurezza adottate nei confronti di personaggi di spicco della criminalità organizzata.
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