Questa mattina, una manifestazione simbolica ha preso vita sugli scaloni dell’ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande e frequentato del Mezzogiorno, per richiamare l’attenzione su un problema sempre più grave: le aggressioni agli operatori sanitari. Medici e personale ospedaliero, aderenti alle sigle sindacali Anaao Assomed e Cimo Fesmed, hanno protestato chiedendo maggiore protezione e sicurezza nei luoghi di lavoro.
La tensione e il clima di paura che molti professionisti della salute vivono quotidianamente hanno spinto i camici bianchi a scendere in piazza, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni su una questione ormai non più trascurabile. I manifestanti hanno esposto una serie di cartelli con messaggi incisivi e provocatori, come “Aggredisci un medico? Non ti potrà curare più”, “Ora basta! I luoghi di lavoro devono essere sicuri” e “Lo sai che anche l’aggressione verbale ad un operatore sanitario è punita?”.
La manifestazione al Cardarelli è solo l’ultima di una serie di iniziative organizzate in tutta Italia per denunciare le condizioni critiche in cui spesso si trova il personale sanitario. Negli ultimi mesi, numerosi episodi di aggressioni, alcune delle quali particolarmente violente, hanno sollevato preoccupazioni anche da parte del Ministero della Salute, che ha avviato un confronto con le organizzazioni sindacali per trovare soluzioni efficaci.
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