Mercoledì 25 settembre, alle ore 11:30, il limoncello dell’Antica Distilleria Petrone sarà protagonista di un evento unico nel suo genere: 450 bottiglie del celebre liquore verranno immerse nei fondali del Golfo di Napoli, vicino a Castel dell'Ovo, per un affinamento subacqueo di un anno. Un'iniziativa che unisce innovazione, scienza e impegno sociale, grazie alla collaborazione con il progetto Bust Busters, volto alla rieducazione dei ragazzi dell'Area Penale di Napoli.
L'idea di far affinare il limoncello in mare non è nuova per Andrea Petrone, general manager dell'Antica Distilleria Petrone, che già in passato aveva sperimentato l’immersione dei suoi liquori al largo di Mondragone. Tuttavia, questa volta, l'iniziativa ha un'impronta particolarmente significativa: "Ho pensato subito al progetto MareNostrum e Bust Busters, che mira a offrire una seconda opportunità ai ragazzi dell'Area Penale di Napoli", ha dichiarato Petrone. I giovani coinvolti hanno partecipato a corsi di immersione e formazione teorica su patrimonio geologico e ambientale, unendo così il sociale alla ricerca scientifica.
A guidare i ragazzi in questa esperienza sarà Archeoclub d’Italia, partner fondamentale del progetto. Rosario Santanastasio, presidente dell'associazione, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa come occasione di crescita per i giovani: "È una nuova strada per loro, in grado di unire il sociale alla ricerca scientifica". L'immersione delle bottiglie rappresenta un'opportunità educativa, offrendo ai partecipanti una conoscenza diretta del patrimonio marino e del lavoro di tutela ambientale.
Il progetto Bust Busters, sviluppato da Archeoclub in collaborazione con il Centro di Giustizia Minorile della Campania e la Marina Militare, è un esempio di inclusione e rieducazione attraverso il mare.Potrebbe interessarti
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A rendere ancora più speciale l’evento sarà la presenza di Claudia Conte, madrina dell'iniziativa, che ha espresso entusiasmo per un progetto che definisce "modello di inclusione e cittadinanza attiva".
L'affinamento subacqueo del limoncello non è solo una questione di marketing innovativo. Una volta riportate in superficie, le bottiglie verranno sottoposte a uno studio scientifico condotto dal Dipartimento di Agraria dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, che analizzerà gli effetti della permanenza in mare sulla maturazione del liquore. Le bottiglie rimarranno per un anno a 15 metri di profondità, protette da luce e ossigeno, in un ambiente ideale per esaltarne le qualità organolettiche.
L'evento, realizzato grazie alla collaborazione con numerosi partner tra cui il Comune di Napoli, la Guardia Costiera, il Reale Yacht Club Canottieri Savoia e YDigital Firm, rappresenta un simbolo di rinascita e speranza per i giovani coinvolti, offrendo loro non solo una seconda possibilità, ma anche la possibilità di contribuire a una sperimentazione scientifica e culturale di grande rilievo.







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