Ezio Bosso/foto repertorio
Nella splendida cornice di Ravello, la città della musica, il maestro Francesco Libetta ha incantato il pubblico del Ravello Festival con un tributo emozionante al compianto compositore Ezio Bosso. La 72esima edizione del festival, diretta da Maurizio Pietrantonio, ha accolto il celebre pianista, considerato da Paolo Isotta “il più grande pianista vivente”. La sua performance è stata un momento culminante della rassegna musicale, unendo virtuosismo e delicatezza interpretativa.
La serata, che si è tenuta domenica 4 agosto nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, ha visto Libetta esibirsi in un programma che rievocava l’opera musicale di Ezio Bosso, pubblicata da Sony Music nel doppio album “Lighting Bosso”. Tra i brani eseguiti, la sinfonia “Oceans” ha risuonato con forza, accompagnata da altre trascrizioni e riletture delle composizioni di Bosso per piano solo e per orchestra. La serata ha incluso anche pezzi di Chopin, Gluck, Mozart e Bach, rendendo il concerto un evento ricco di emozioni e sfaccettature.
Francesco Libetta è stato acclamato non solo per le sue straordinarie doti pianistiche ma anche per la sua versatilità come saggista, compositore e direttore d’orchestra. La sua carriera internazionale lo ha visto insegnare presso prestigiose istituzioni come la Miami Piano Festival Academy della NSU a Fort Lauderdale, l’Accademia Musical Arts di Madrid e l’Accademia di AIMA a Roma. Inoltre, è direttore dei corsi di perfezionamento di pianoforte organizzati dalla Fondazione “P. Grassi” di Martina Franca e direttore artistico dell’Accademia su strumenti antichi tenuta a Briosco dalla Fondazione statunitense Patrons of Exceptional Artist.
Il talento di Libetta è stato riconosciuto a livello mondiale, con recensioni entusiastiche che ne elogiano le capacità. Il New York Times lo descrive come “un poeta aristocratico della tastiera con il profilo e il portamento di un principe del Rinascimento”, mentre Le Monde de la Musique lo considera l’erede di leggendari pianisti come Moritz Rosenthal, Busoni e Godowsky. Altre testate, come La Tribune de Genève ed ElnuevoPaís, hanno lodato il suo talento e la sua abilità, rendendolo una figura di culto nel panorama musicale internazionale.
Auditori di rilievo hanno esaltato le capacità di Libetta. Il Corriere della Sera, attraverso F. M. Colombo, lo ha definito “uno spolvero di signorilità che credevamo perduto negli archivi dell’interpretazione pianistica”. Francesco D’Avalos gli ha dedicato tutte le sue composizioni per pianoforte solo, mentre Paolo Isotta lo ha descritto come un “poeta doctus”. La sua versatilità si estende dalla direzione d’orchestra alla saggistica musicale, alla regia di arte visiva, e alle apparizioni in documentari di Monsaingeon e Battiato.
La Fondazione Ravello, sempre attenta a promuovere la cultura musicale tra i giovani, ha messo a disposizione biglietti a tariffa agevolata (10 euro) per gli under 25 per tutti gli eventi del festival. Si tratta di un’iniziativa volta a rendere la musica classica accessibile e a coltivare nuove generazioni di appassionati di questo straordinario patrimonio artistico.
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