Napoli. E’tornato a casa nella serata di ieri e nei vicoli del pallonetto di Santa Lucia è stata festa grande: Gennaro Belaeff, presunto killer del clan Elia, rilasciato per decorrenza dei termini di custodia cautelare.
I due reati contestati a Gennaro Belaeff in altrettante ordinanze di custodia cautelare risultano connessi, e hanno portato alla clamorosa scarcerazione del presunto killer del clan Elia.
Arrestato il 6 luglio 2023 con l’accusa di detenzione di una pistola e successivamente destinatario di un nuovo provvedimento restrittivo per l’omicidio di Pasquale Sesso, notificatogli in cella a metà gennaio, il 28enne di San Ferdinando è stato rimesso in libertà ieri pomeriggio dal gip Rosaria Maria Aufieri, che ha rilevato il decorso dei termini di custodia cautelare, fissati dalla legge in un anno.
Le argomentazioni del difensore di Belaeff, Domenico Dello Iacono e Bernardo Scarfò, hanno avuto successo.
I due penalisti hanno spiegato al giudice- come riporta Il Roma-che l’arma per cui Belaeff era stato arrestato inizialmente era destinata a commettere l’omicidio di Sesso, rendendo i due reati connessi.
Il codice di procedura penale vieta il frazionamento delle imputazioni, pertanto la data di inizio del conteggio dei dodici mesi di custodia cautelare doveva essere considerata il 6 luglio 2023 e non il 12 gennaio 2024.
Il giudice Aufieri ha accolto in pieno l’istanza della difesa, ordinando l’immediata scarcerazione di Belaeff, che fino a ieri era detenuto a Melfi.
Gennaro Belaeff è ritenuto dalla Squadra Mobile l’autore dell’omicidio di Pasquale Sesso e del tentato omicidio del fratello Luigi Sesso. Secondo la Dda, il presunto sicario, legato al clan Elia, avrebbe commesso i due raid nell’ambito dello scontro armato con il gruppo malavitoso dei fratelli Sesso.
I colpi che hanno raggiunto Pasquale Sesso in via Solitaria a Pizzofalcone gli avevano reciso l’arteria femorale, causandone il decesso per shock emorragico. Qualche minuto prima, Belaeff si sarebbe reso protagonista del tentato omicidio di Luigi Sesso.
Il gruppo Sesso è ritenuto dagli inquirenti in forte ascesa nelle dinamiche criminali del Pallonetto di Santa Lucia, dopo il vuoto creato dall’azione di repressione del clan Elia da parte delle forze dell’ordine e della magistratura negli ultimi anni.
La lotta riguarda, come sempre, il controllo del racket e delle piazze di spaccio, ancora oggi molto attive e remunerative.
Nella notte del 6 luglio 2023, poco dopo l’omicidio avvenuto mezz’ora prima della mezzanotte del 5, Belaeff cercò di scappare sui tetti alla vista della polizia, ma fu bloccato e ammanettato in flagranza per il possesso dell’arma da fuoco.
Qualche mese più tardi è arrivata anche l’accusa formale per i due fatti di sangue. Nonostante ciò, il pistolero del Pallonetto affronterà il processo a piede libero.
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