Avellino. L'ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, destinatario giovedì scorso di una nuova ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, regime cui è sottoposto dal 18 aprile scorso, ha deciso di non presentarsi all'interrogatorio di garanzia fissato per stamattina davanti al Gip del Tribunale di Avellino.
La nuova ordinanza contesta a Festa di aver ricevuto, tramite l'architetto Fabio Guerriero, anch'egli agli arresti domiciliari, somme di denaro da tre imprenditori impegnati in lavori per conto del comune di Avellino.
La scelta di avvalersi della facoltà di non rispondere è stata concordata con il suo difensore, Luigi Petrillo. "Le intercettazioni - spiega l'avvocato - che costituiscono l'unica fonte di prova addotta dagli inquirenti, appaiono a un primo esame tutt'altro che chiare. Per questo stiamo effettuando verifiche di natura tecnica, incompatibili con i tempi ristretti dell'interrogatorio di garanzia".
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Secondo Petrillo permangono "dubbi sulla legittimità delle intercettazioni", sulle quali il prossimo 18 settembre si esprimerà la Corte di Cassazione.
La difesa dell'ex sindaco ha fatto sapere che valuterà la possibilità di un successivo interrogatorio con il PM quando "avremo avuto modo di verificare meglio se le somme contestate siano legate a lavori pubblici appaltati o gestiti in modo irregolare, cosa che il mio assistito nega con forza sin d'ora".
Gli interrogatori di garanzia dei tre imprenditori coinvolti sono invece fissati per domani, a partire dalle 12. La Procura aveva chiesto il loro arresto, ma il Gip del Tribunale di Avellino ha respinto la richiesta, imponendo tuttavia il divieto di contrattare per un anno con la pubblica amministrazione.






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