Calcio

Rissa in campo nel Casertano, tre giocatori finiscono in ospedale

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Una partita di calcio è degenerata in violenza nel Casertano, scatenando una rissa che ha portato alla sospensione del match di play off del campionato di Prima categoria tra il Casapesenna e il Mondragone City. Il momento critico è stato il gol del 2-0 annullato al Casapesenna, che ha innescato una reazione violenta da parte di alcuni giocatori della squadra di casa.

Il guardalinee, che aveva alzato la bandierina per invalidare la rete, è stato aggredito insieme agli arbitri. I giocatori del Mondragone hanno cercato di intervenire per difendere la terna arbitrale, ma sono stati anch’essi coinvolti nella rissa, con tre di loro che hanno riportato contusioni alla testa e sono stati trasportati in ospedale.

Il presidente del Mondragone City, Alfredo Campoli, ha denunciato l’accaduto, sottolineando la violenza gratuita e l’inaccettabilità di un simile comportamento sul campo da gioco. “Non è possibile”, ha dichiarato Campoli, “che una partita di calcio si trasformi in un’arena di violenza. I nostri giocatori hanno cercato di mantenere la calma e difendere l’integrità della partita, ma è stato impossibile fermare la furia scatenata”.

Anche il sindaco di Mondragone, Francesco Lavanga, ha espresso solidarietà alla squadra del Mondragone City e condannato fermamente gli episodi di violenza in campo. “Il calcio dovrebbe essere uno strumento di unione e divertimento”, ha dichiarato Lavanga, “non un terreno per atti di brutalità. I responsabili di queste azioni devono essere identificati e puniti con la massima severità”. Le indagini sono attualmente in corso da parte della Polizia di Stato, e si prevede che saranno emessi numerosi Daspo nei confronti dei responsabili delle violenze.


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