CHAMPIONS LEAGUE

Il Napoli lotta, ma non basta: è fuori dalla Champions. Passa il Barcellona

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Il Napoli va sotto di due, poi la riapre, lotta, sfiora il pari in più occasioni. Ma non basta. Allo Stadio Olimpico di Montjuic è il Barcellona a fare festa con i suoi tifosi: finisce 3-1 per i blaugrana (4-2 in totale, contando l’1-1 del Maradona). Inutile la rete di Rrahmani: passa la squadra di Xavi grazie alle reti di Fermin, Cancelo e Lewandowski.

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Xavi scende in campo con il 4-3-3, schierando Ter Stegen in porta e con il quartetto difensivo composto da Koundé, Araujo, Cubarsì e Cancelo. A centrocampo ci sono Fermin, Christensen e Gundogan, mentre in attacco si schierano Lamine Yamal, Lewandowski e Raphinha.

Modulo a specchio per Calzona, che davanti a Meret schiera una linea difensiva composta da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui. Il centrocampo è invece formato da Anguissa, Lobotka e Traoré, mentre in avanti partono dal 1′ Politano e Kvaratskhelia larghi con Osimhen unica punta.

Uno-due Barcellona in 3′, il Napoli poi la riapre con Rrahmani

Primi 10′ equilibrati, con le squadre che si studiano e provano qualche sortita. Il più pericoloso per i blaugrana è Fermin, che dopo un rasoterra a lato si trova solo davanti a Meret al 12′: palla alta. Il classe 2003 tre minuti più tardi trova poi la rete del vantaggio: cross basso di Raphinha, velo di Lewandowski e piattone del centrocampista a spiazzare Meret per l’1-0.

Passano 2′ e il Barça raddoppia: Yamal lancia in campo aperto Raphinha, l’esterno colpisce il palo a botta sicura ma sulla ribattuta è pronto Cancelo che fa 2-0. Sembra tutto finito per il Napoli, ma i blaugrana non calano il tris e al 30′ arriva la rete della speranza: bella azione sull’asse di destra, Politano arriva sul fondo e trova Rrahmani sull’inserimento. Palla all’angolino e gara riaperta.

Il quarto d’ora finale vede gli ospiti affacciarsi per altre due volte dalle parti di Ter Stegen: nella prima occasione un colpo di testa di Di Lorenzo costringe il portiere blaugrana al salvataggio in tuffo, la seconda invece è per Traorè che su un pallone vagante in area fallisce lo stop che avrebbe potuto liberarlo per il tiro. Si va a riposo così.

Napoli pericoloso con Kvara e Anguissa, il Barcellona risponde

L’inizio di ripresa del Napoli è promettente: al 47′ tiro a giro di Kvara che sfiora il palo a lato di Ter Stegen, poco dopo pericoloso anche Politano. Al 51′ episodio che fa discutere: Osimhen riceve in area e viene toccato da Cubarsi, ma per l’arbitro non c’è calcio di rigore nonostante le proteste di Calzona e dei giocatori azzurri.

Gli ospiti sfiorano ancora il pari al 63′: palla vagante in area su cross di Politano, Ter Stegen spiazzato ma Osimhen sulla ribattuta non riesce a coordinarsi in tempo e viene murato, stessa sorte capita anche all’accorrente Anguissa. E’ qui che Xavi opera i primi cambi e sposta nuovamente l’ago della bilancia in favore dei suoi.

I blaugrana, superata la fase di pressione dei partenopei, iniziano a spingere e a cercare il tris del ko. Meret è costretto a due parate in tuffo, poi su sviluppi di corner c’è una rete di Yamal, ma in fuorigioco. Poco dopo altra occasione per Yamal, che riceve su sponda di Sergi Roberto e calcia a giro: palla fuori con Meret immobile.

Il Napoli spreca, il Barcellona la chiude e vola ai quarti

Nel momento di maggiore difficoltà per il Napoli, ecco l’occasione che non ti aspetti per fare 2-2: all’80’ Lindstrom si smarca bene e impatta di testa su cross di Olivera, palla che sibila vicino al palo a Ter Stegen battuto. E la durissima legge del calcio non perdona mai: gol sbagliato, gol subito e il Barça chiude i conti.

Bella azione nello stretto: all’84’ uno-due tra Sergi Roberto e Gundogan, il numero 20 davanti a Meret appoggia poi a Lewandowski, che a porta vuota non può sbagliare. E’ la rete del 3-1 che chiude virtualmente la doppia sfida e spedisce il Barcellona ai quarti di finale di Champions.

Nel finale c’è anche spazio per altri due rimpianti per il Napoli. Olivera, poco prima del recupero, coglie l’incrocio dei pali su servizio di Kvaratskhelia. Lo stesso georgiano poi sfiora il palo con un rasoterra dal limite dell’area al 92′. Finisce dunque così: 3-1 Barça, azzurri fuori da tutto.


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