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Castellammare, pensionato ritrova libretto postale 1941: oggi vale 23mila euro

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Mario Lancellotta, pensionato di Fornelli in Provincia di Isernia, ma residente da anni a Castellammare di Stabia, ha fatto una scoperta straordinaria nella casa disabitata del nonno Alberto.

Ha infatti trovato un libretto postale con un saldo di 979 lire del 1941, intestato al nonno scomparso durante la Seconda Guerra Mondiale. Mario potrebbe ricevere un rimborso di circa 23 mila euro grazie a uno studio condotto da un consulente.

Ha incaricato gli avvocati di Associazione Giustitalia di procedere con la richiesta di recupero della somma presso Poste Italiane e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

In Italia ci sono circa 10 milioni di Titoli Antichi non riscossi, e molte persone potrebbero non essere a conoscenza dei loro diritti. È possibile richiedere il rimborso di titoli antichi come libretti di risparmio, buoni e titoli di Stato purché non sia trascorso il termine prescrizionale di 10 anni.

La prescrizione comincia a decorrere dal momento in cui il titolare può far valere il proprio diritto, non necessariamente dalla data di emissione del titolo. Il valore attuale di un titolo antico dipende da vari fattori e può essere valutato da un consulente contabile esperto.

In linea di principio, il titolare o gli eredi potrebbero ottenere un importo in euro che corrisponde al potere di acquisto che la vecchia valuta aveva al momento dell’emissione del titolo.

Ad esempio, se in passato con 1.000 lire si poteva acquistare un terreno, oggi con la somma rivalutata e capitalizzata si potrebbe ottenere un importo in euro equivalente per acquistare un bene simile. Se hai trovato titoli antichi e desideri richiedere un rimborso, è consigliabile consultare un esperto per valutare al meglio la situazione e agire nei termini di legge per ottenere ciò che ti spetta.

Mario Lancellotta (foto con il libretto in mano)


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