Un giro d’affari illecito da oltre 100mila euro in appena tre mesi. È quanto scoperto dalla Squadra Mobile della Questura di Asti, che ha coordinato un’operazione con l’ausilio delle polizie di Napoli, Agrigento e Viterbo.
Quattro persone sono state arrestate con l’accusa di aver partecipato a un’associazione per delinquere finalizzata alla consegna di telefoni cellulari nelle carceri di Asti, Saluzzo, Agrigento, Catania, Ascoli Piceno, Benevento, Teramo e Ariano Irpino.
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Si tratta di Simone Iacomino (gia’ recluso nel carcere di Agrigento), Veronica Virgilio, Salvatore Sbrescia e Vasil Dziatko.
I cellulari venivano consegnati con droni pilotati dai detenuti stessi all’interno delle carceri. I dispositivi venivano poi rivenduti ai detenuti a prezzi esorbitanti: 1.000 euro per gli smartphone e 300 euro per i microtelefoni.
L’indagine è durata tre mesi e ha portato all’intercettazione di 21 utenze telefoniche e all’ascolto di oltre 10.000 telefonate. Sono stati sequestrati due droni, più di 60 tra SIM, telefoni, microtelefoni e altri strumenti.
Nel corso dell’operazione sono stati arrestati in flagranza due corrieri che tentavano di consegnare cellulari al carcere di Asti. Sono stati sequestrati anche 488,1 grammi di hashish, 7,8 grammi di cocaina, 1,9 grammi di eroina e 8 grammi di marijuana.
L’operazione è un duro colpo al traffico di cellulari in carcere. Le indagini sono ancora in corso per identificare eventuali altri componenti dell’organizzazione.
Questi i dettagli dell’operazione:
Periodo di indagine: settembre-dicembre 2023
Giro d’affari: oltre 100mila euro
Numero di persone arrestate: 4
Carceri coinvolte: Asti, Saluzzo, Agrigento, Catania, Ascoli Piceno, Benevento, Teramo, Ariano Irpino
Materiale sequestrato: 2 droni, più di 60 tra SIM, telefoni, microtelefoni, 488,1 grammi di hashish, 7,8 grammi di cocaina, 1,9 grammi di eroina e 8 grammi di marijuana
L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Asti in collaborazione con le polizie di Napoli, Agrigento e Viterbo, e sotto la direzione della Procura di Asti.
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Articolo pubblicato il giorno 2 Febbraio 2024 - 11:36