Il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, ha scritto a 25 sindaci di città italiane con una significativa presenza di marittimi per chiedere di promuovere iniziative comuni a sostegno della categoria.
L’iniziativa segue una riunione tenutasi a Torre del Greco alla quale hanno preso parte parlamentari, enti sovracomunali e sigle sindacali per discutere le recenti decisioni del governo che hanno penalizzato i lavoratori del mare.
Le principali lamentele riguardano la riduzione dell’indennità di malattia dal 75% al 60% e le precarie condizioni di lavoro a bordo delle navi.
Le città coinvolte nell’iniziativa sono quelle con il maggior numero di marittimi iscritti ai comparti marittimi: Genova, Livorno, Gaeta, Napoli, Castellammare di Stabia, Salerno, Ercolano, Palermo, Porto Empedocle, Trapani, Catania, Reggio Calabria, Bari, Taranto, Monfalcone, Savona, La Spezia, Portoferraio, Civitavecchia, Crotone, Gioia Tauro, Molfetta, Ancona, San Benedetto del Tronto e Ravenna.
Nella sua lettera, il sindaco Mennella ricorda che la legge di bilancio 2024 ha ridotto l’indennità di malattia per i marittimi dal 75% al 60%, una decisione che ha provocato la loro protesta.
Mennella evidenzia inoltre che le condizioni di lavoro a bordo delle navi sono spesso precarie e che la stragrande maggioranza dei marittimi è costretta a lavorare con contratti atipici.
Il sindaco di Torre del Greco invita i suoi colleghi a sollecitare i rispettivi consigli comunali ad approvare un ordine del giorno comune da sottoporre al Presidente del Consiglio e ai ministri competenti.
L’obiettivo è aprire un serio dibattito sul futuro occupazionale dei lavoratori del mare, una categoria che rappresenta un traino importante per l’economia italiana.