L'INTERVISTA

Moggi: “Dispiace per Meluso, ma prima di un allenatore il Napoli ha bisogno di un dirigente”

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A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Luciano Moggi: “Prima che cominciasse il campionato ho detto che il Napoli non avrebbe ripetuto il campionato dello scorso anno per cui il punto interrogativo sull’annata l’ho sempre avuto”.

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“In più, il Napoli ha cambiato l’allenatore e questo è stato il problema. Garcia conosceva i giocatori solo di nome ed è incappato in una situazione che non conosceva e pur conoscendolo, non poteva fare di meglio. Il ricordo di Spalletti e Giuntoli è troppo recente per dimenticarlo. De Laurentiis è un grande imprenditore, lo ammiro perché il Napoli è campione d’Italia, ha stipendi inferiori a tante squadre che non sono campioni d’Italia”.

“Dovrebbe però lasciare la scena calcistica a Meluso e all’allenatore e invece va nello spogliatoio e dice quello che non dovrebbe dire. Quando Garcia ha escluso Kvara mi sono chiesto: non stava bene oppure perché ha ritenuto il match facile? Prima di prendere un allenatore, De Laurentiis deve prendere un direttore, a cui dare fiducia e che abbia carisma per sostenere una parte importante”.

“La discesa negli spogliatoio di De Laurentiis ha fatto storia perché solo la presenza incute il timore reverenziale all’allenatore che è già depotenziato da 2 mesi. Ora deve scegliere un altro allenatore e magari un direttore che sappia di calcio. Quando Igli Tare diede le dimissioni alla Lazio, il Napoli doveva prenderlo. Mi spiace per Meluso che è una brava persona, ma la prima mossa credo debba essere quella di prendere un dirigente che sappia e che colleghi allenatore e presidente”.

“Tudor? Lo conosco come calciatore e in campo era talmente ordinato che teneva la sua posizione nel modo migliore, ma diceva anche ai compagni dove mettersi. Quindi, aveva già una mentalità da allenatore per cui se lo si lascia lavorare può fare bene anche il Napoli è una buona squadra”.

“Nel Napoli bisogna migliorare la densità a centrocampo e Tudor può essere un maestro e poi c’è da attendere il ritorno di Osimhen perché col nigeriano il Napoli è imbattibile, senza è un’altra squadra. Mazzarri? Se prendi un giovane che si gioca 7 mesi è un bene perché darà il massimo per farsi riconfermare, se invece prendi un vecchio, la confusione credo sia generale. Se la società avesse un dirigente, a quest’ora l’allenatore starebbe già lavorando con la squadra. Devi conoscere quello che fai e quello che vuoi. Nel calcio bisogna associare l’economia allo sport ed è molto difficile”.



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