Aurora, la neonata di 45 giorni morta il 2 settembre a Santa Maria a Vico, è stata oggetto di maltrattamenti e trascuratezza estrema, secondo i risultati dell’autopsia rilasciati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. La bambina era stata curata con lo strutto animale, e l’esame post mortem ha rivelato numerosi lividi sul corpo, ustioni trattate con lo strutto, e segni di un trauma cranico, presumibilmente causato dal padre.
Gli elementi indicano un totale disinteresse nei confronti della piccola, che non era mai stata vista da un pediatra durante il suo breve periodo di vita. Una polmonite interstiziale è stata identificata come la causa finale dell’insufficienza cardio-respiratoria che ha portato alla sua morte durante la notte.
Nell’ordinanza di custodia a carico dei genitori, Anna Gammella ed Emanuele Savino, emergono dettagli allarmanti sui maltrattamenti subiti da Aurora. La madre, incinta di cinque settimane, sostiene che il compagno non avesse mai toccato la neonata e che l’incidente domestico che ha portato alla morte di Aurora sia avvenuto quando lei era sola con i bambini.
Attualmente, gli altri due figli della coppia si trovano in una casa famiglia e godono di buona salute. Nel frattempo, gli avvocati hanno richiesto una misura alternativa alla detenzione in carcere per la madre, tenendo conto della sua gravidanza di cinque settimane.
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