SERIE A

Kvara e Politano si scatenano e il Napoli torna a sorridere: Verona battuto

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Torna il sorriso in casa Napoli. Un Kvaratskhelia e un Politano in versione ‘deluxe’ regalano un successo ‘terapeutico’ e molto importante per la classifica agli uomini del duramente criticato Garcia: al Bentegodi vanno ko i padroni di casa del Verona, al quale non è bastato un assalto finale.

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Tanti cambi per Garcia senza Osimhen e Anguissa. In porta Meret, c’è il ritorno di Rrahmani al fianco di Natan mentre Di Lorenzo e Mario Rui sono i terzini. Cajuste opera a centrocampo al fianco di Zielinski e Lobotka, Politano prende posto a destra e in attacco la punta è Raspadori e non Simeone, con Kvaratskhelia a sinistra.

Baroni si schiera a tre dietro con Amione, Magnani e Dawidowicz davanti alla porta difesa da Montipò. Doig e Faraoni sono gli esterni di centrocampo del 3-4-2-1 con Hongla e la novità Serdar che si piazzano sulla mediana. Djuric l’unica punta con alle spalle Folorunsho e Ngonge.

Politano show: gol e assist per Kvara, doppio vantaggio Napoli

Verona che parte fortissimo: tre calci d’angolo di fila mettono in difficoltà la difesa partenopea e chiamano Meret a due parate consecutive su due colpi di testa differenti, il più pericoloso quello di Dawidowicz. La risposta del Napoli arriva da un calcio piazzato laterale battuto da Raspadori, che insidia Montipò costringendolo alla parata.

Al 15′ si accende Politano: riceve il pallone e calcia forte dal limite, Montipò devia sopra la traversa in tuffo. E’ solo un antipasto di quello che accadrà più tardi, al 27′: scambio Mario RuiRaspadori sulla sinistra, cross morbido dell’ex Sassuolo che scavalca tutta la difesa veronese e finisce a Politano, che di piatto al volo fredda Montipò portando gli azzurri in vantaggio.

Cajuste avrebbe l’opportunità di raddoppiare dopo appena 1′, ma a tu per tu con Montipò calcia debolmente e centrale e il portiere scaligero respinge. I padroni di casa provano così a rinvenire e al 35′ è Serdar a rendersi protagonista: il tedesco riceve sugli sviluppi di una ripartenza e calcia forte da dentro l’area, palla alta.

Al 43′ allora il colpo del ko del Napoli: break del solito, ispirato, Politano sulla destra, il numero 21 porta palla e sulla trequarti apre per Kvaratskhelia. Il georgiano punta Magnani, lo salta con un dribbling e beffa Montipò sul suo palo con una conclusione forte che vale lo 0-2. Si va a riposo così, dopo anche qualche attimo di tensione tra i giocatori delle due squadre.

Secondo tempo spettacolare: Kvara cala il tris, Lazovic la riapre

Il secondo tempo è spettacolare e per nulla scontato. Il Napoli infatti cala il tris al 55′: contropiede letale condotto da Politano, che poi spedisce a Kvaratskhelia, il georgiano controlla, sterza e a tu per tu con Montipò non sbaglia per la rete del 3-0 e della doppietta personale che pare aver chiuso la pratica.

Ma la pratica, in realtà, è tutt’altro che chiusa. Infatti, al 60′, è un errore di Di Lorenzo a rimettere in partita il Verona: il capitano aggancia male un cross in area e libera così Lazovic, che con una sassata non lascia scampo a Meret. Il Bentegodi si infiamma e dopo 60′ pessimi gli uomini di Baroni vanno all-in a caccia della clamorosa rimonta.

Djuric di testa manda un primo segnale, ma in contropiede gli azzurri avrebbero più di una chance per insaccare la rete del poker. Al 72′ Cajuste sfiora il palo con un diagnolare su servizio di Zielinski. Gol sbagliato, gol subito? Per poco: dopo 1′, dall’altra parte, il neo entrato Bonazzoli devia di punta un cross forte e teso di Faraoni, Meret si supera e devia a lato.

La partita così si infiamma: Simeone entra e sfiora il gol personale, risponde Lazovic che con un tiro da fuori deviato per poco non beffa Meret e riapre tutto. Baroni ci crede, ma il ritmo cala nei 10′ finali ed è bravo il Napoli ad evitare altri rischi, anche se non arriva un poker in più occasioni sfiorato con i neo entrati Lindstrom, Gaetano e Zerbin. Finisce dunque così: un successo che vale tanto per gli uomini di Garcia, che salgono a quota 17 in classifica e ora puntano la trasferta europea di Berlino.



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