strage sabino esplodenti
I tre operai morti nella tarda mattina di oggi a causa di una deflagrazione all’interno della ‘sabino Esplodenti’ a Casalbordino stavano lavorando sul recupero di polvere da sparo di un ordigno bellico.
Uno di loro, Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino, era scampato miracolosamente alla tragedia avvenuta nello stesso stabilimento nel 2020, costata la vita anche in quel caso a tre colleghi. Lo aveva salvato un improvviso cambio turno. Assieme a lui hanno perso la vita Gianluca De Santis, molisano di Palata, e il 56enne Fernando Di Nella, 62 anni originario di Paglieta (Chieti) e residente a Lanciano (Chieti).
Di Nella, caporeparto, viveva nel popoloso quartiere di Santa Rita. Lascia la moglie e due figlie. Anche il cognato ha lavorato alla Sabino ed è già andato in pensione.
Nel frattempo, per ragioni di sicurezza sono state evacuate due abitazioni vicine all’area che deve essere ancora bonificata dagli artificieri dell’Esercito, in arrivo domani. Sul posto e’ in corso un sopralluogo del pm di turno.
Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
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