ULTIMO AGGIORNAMENTO : 5 Settembre 2024 - 21:37
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Salerno, assegnavano case popolari in cambio di soldi: arrestati 3 dipendenti pubblici

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Sono accusate di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di pubblico servizio, accesso abusivo ad un sistema informatico e falsità commessa da pubblici impiegati tre persone arrestate questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Salerno.

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I militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Giovanni Scafuro, responsabile fino a dicembre 2021 dell’unità operativa complessa inquilinato dell’Acer; Pasquale Petrillo, già dipendente dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Salerno e Armando del Giorno. I tre, secondo la ricostruzione accusatoria, avrebbero assegnato illecitamente alloggi di edilizia popolare ubicati in provincia di Salerno a famiglie prive dei requisiti. In particolare avrebbero ricevuto in cambio somme di denaro comprese tra i 2mila ed i 4mila euro.

Le indagini sono partite a giugno 2021 e hanno consentito di ipotizzare i ruoli ricoperti nella vicenda dai tre indagati: Del Giorno avrebbe intrattenuto i rapporti diretti con le persone interessate a ottenere un alloggio indirizzandole a Petrillo, il quale, grazie alla sua attività lavorativa, avrebbe favorito gli accordi con Scafuro che, materialmente, avrebbe assegnato le unità immobiliari manomettendo il sistema informatico di gestione delle case. A novembre 2021 Scafuro fu arrestato in flagranza di reato a Mercato San Severino (Salerno) nei pressi di un hotel dove, secondo l’accusa, si sarebbe fatto consegnare da una coppia di coniugi 1.500 euro in contanti quale prima tranche dei complessivi 3.000 euro concordati per ottenere una casa.

Dopo questo episodio Scafuro era stato immediatamente licenziato dall’Acer. Nel corso dell’operazione odierna, i carabinieri hanno sequestrato anche 11 immobili illegittimamente assegnati ubicati nei comuni di Salerno, Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore, Fisciano, Eboli, Campagna, Pontecagnano Faiano e Vallo della Lucania intimando agli inquilini – indagati per corruzione e invasione di edifici – di liberare le abitazioni entro 60 giorni.




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