Matteo Messina Denaro in coma irreversibile, ma la sua agonia potrebbe durare ancora

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Venerdì sera i medici dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila hanno decretato l’irreversibilità delle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, a causa del tumore al colon che lo ha colpito nel 2020.

Tuttavia, a due giorni da quel verdetto, il boss mafioso è ancora in coma, sebbene la sua sorte sia segnata.

Secondo i medici, il 62enne ha una tempra non comune, per cui la sua agonia potrebbe durare ancora, sia pure non a lungo. Messina Denaro è sedato e in coma, e non riceve più nutrimento per endovena.

I medici potrebbero ridurre ancora i medicinali, sempre nel rispetto del suo testamento biologico, in cui ha espresso il suo rifiuto all’accanimento terapeutico.

Nonostante si sia imboccato l’ultimissimo capitolo della storia del boss stragista, l’emergenza ha caratteristiche molto più stringenti che nelle passate settimane. Sono scattate procedure complesse e molto delicate per gestire il periodo post mortem.

Sia dentro sia fuori l’ospedale San Salvatore, dove Messina Denaro è ricoverato dall’8 agosto scorso dopo il trasferimento dal carcere di massima sicurezza dell’Aquila, sono state messe in atto misure di sicurezza straordinarie.

Nella cella nel reparto per detenuti dell’ospedale dell’Aquila, diventato un hospice perché per motivi di sicurezza non era possibile trasferirlo in una struttura ad hoc per la terapia del dolore e per accompagnare alla morte i malati terminali, Messina Denaro viene tenuto d’occhio senza soluzione di continuità dai sanitari e dalle forze dell’ordine, diverse decine di persone.

Un impegno non comune, considerando che il personale viene sottoposto a regole molto stringenti, che richiedono un maggiore dispendio di energie.

Venerdì sera, i medici dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila hanno dichiarato che le condizioni di salute di Matteo Messina Denaro sono irreversibili a causa del tumore al colon che lo ha colpito nel 2020. Nonostante questa diagnosi, il boss mafioso è ancora in coma due giorni dopo la dichiarazione, sebbene sia destinato a non sopravvivere.

Secondo quanto riportato dai medici, il 62enne dimostra una resistenza insolita, il che potrebbe prolungare il suo stato comatoso, sebbene non per molto tempo. Attualmente, Messina Denaro è sedato e in coma, e non riceve più nutrimento tramite endovena.

I medici potrebbero ulteriormente ridurre la somministrazione di medicinali, rispettando il suo testamento biologico in cui ha espresso il suo rifiuto di prolungare le terapie.

Nonostante sia in corso l’ultimo capitolo della storia del boss mafioso, l’emergenza attuale presenta sfide più complesse rispetto alle settimane precedenti. Sono state avviate procedure complesse e delicate per gestire la fase post mortem.

Sia all’interno che all’esterno dell’ospedale San Salvatore, dove Messina Denaro è stato ricoverato dall’8 agosto dopo il trasferimento dal carcere di massima sicurezza dell’Aquila, sono state adottate misure di sicurezza straordinarie.

Nella sua cella nel reparto per detenuti dell’ospedale dell’Aquila, che è stato adattato in un hospice poiché per ragioni di sicurezza non era possibile trasferirlo in una struttura dedicata al trattamento del dolore e all’assistenza dei pazienti terminali, Messina Denaro è costantemente monitorato da personale medico e forze dell’ordine, coinvolgendo diverse decine di persone. Questo impegno straordinario richiede al personale di seguire rigorose regole e richiede un notevole dispendio di energie.



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