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Altre due scosse ai Campi Flegrei, il sindaco di Pozzuoli: “Siamo al lavoro”

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Altre due scosse di terremoto ai Campi Flegrei. Alle 16.42, i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno rilevato una scossa di terremoto con epicentro localizzato sul cratere Vulcano Solfatara.

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L’evento sismico di magnitudfo 1.8 s’è prodotto alla profondità di 2, 75 chilometri ed è stato avvertito distintamente a Pozzuoli, Agnano e Bagnoli. L’altro  alle 16,51 di magnitudo 1. Le nuove scosse hanno creato ulteriore allarmismo nella popolazione.

Il sindaco Pozzuoli, siamo al lavoro per dare risposte

“Stiamo lavorando, ognuno sta facendo la sua parte”. Così il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, che oggi ha partecipato alla riunione in Regione Campania per finalizzare le attività e definire la microzonazione sismica di terzo livello nei Campi Flegrei.

“Ci consentirà – spiega Manzoni – di conoscere in maniera puntuale e precisa gli effetti delle scosse sul territorio. Abbiamo lavorato per stabilire tempi, modalità e risorse per mettere in atto per la prima volta un piano di mitigazione del rischio sismico concreto, velocemente, senza perdite di tempo e chiacchiere al vento”.

Con riferimento a quanto dichiarato dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, Manzoni spiega: “Il ministro, nella sua comunicazione successiva alla riunione tenuta oggi a Roma, sottolinea un aspetto importante, che si è perso troppo tempo in un periodo in cui le persone non erano spaventate come adesso.

Non si poteva prevedere, certo, ma si poteva prevenire. Noi lo stiamo facendo, adesso, insieme. Stiamo dando risposte.Non possiamo fermare le scosse, ma sappiate che stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere per ridurre al minimo i disagi e gli eventuali rischi. Vi chiedo ancora una volta di dare ascolto solo alle voci ufficiali, che sono quelle che ogni giorno si impegnano concretamente per la vostra sicurezza”, conclude Manzoni.

Musumeci, verso una legge ad hoc per i Campi Flegrei

Per l’emergenza Campi Flegrei si pensa al varo di una legge ad hoc: lo rende noto il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al termine di un incontro tenuto oggi a Roma dedicato “a una prima analisi delle misure urgenti di prevenzione da adottare”, a fronte del rischio sismico legato al fenomeno del bradisismo.

Nel corso dell’incontro – a cui hanno preso parte fra gli altri il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, quello di Casa Italia Luigi Ferrara e il capo del legislativo Francesco De Luca – è emersa la necessità di predisporre un provvedimento di legge, con procedure semplificate, che coinvolga anche la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli e dei Comuni interessati al fenomeno, la Prefettura, oltre i Centri di competenza, dall’Ingv al Cnr, Eucentre, Reluis e Plinius.

In particolare “si pensa ad un Piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, sia per il pubblico che per il privato; e a un Piano di comunicazione alla popolazione e di esercitazioni di protezione civile, con il coinvolgimento di volontari. E’ stata poi ribadita “la necessità di una pianificazione speditiva per il territorio interessato, da mettere in atto solo in caso di necessità”.

Attenzione è stata riservata anche alla verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali e al potenziamento della risposta operativa di protezione civile da parte dei Comuni interessati. “Sono soddisfatto del lavoro svolto – ha dichiarato al termine Musumeci- ci siamo confrontati tenendo conto delle esigenze e delle richieste avanzate dalla Regione e dagli amministratori locali, a partire dal sindaco di Pozzuoli, nell’incontro di Palazzo Chigi di due settimane fa.

Adesso bisogna quantificare le risorse necessarie alla realizzazione delle iniziative programmate, immaginando, assieme all’impegno finanziario del governo, una quota di partecipazione della Regione Campania. Stiamo accelerando al massimo. Certo – sottolinea il ministro – sarebbe stato meno complicato se queste iniziative fossero state avviate quando si era in assenza di un fenomeno in evoluzione, come quello in atto.

Purtroppo in Italia, si sa, la prevenzione dai rischi naturali, a tutti i livelli, rimane ancora uno strumento poco utilizzato. Noi andiamo comunque avanti, e anche celermente. Conto di sottoporre il provvedimento al Consiglio dei ministri entro alcune settimane. Confido – ha concluso – nella collaborazione di tutti gli altri soggetti interessati sul territorio: serve fare un gioco di squadra”.

 


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