DL Caivano, bozza: più risorse e personale per scuole del sud

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Aumentano risorse e personale per le scuole del sud “al fine di contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti”.

A prevederlo la bozza del dl Caivano, per il contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità giovanile, atteso domani in Cdm.

La bozza stanzia 10 milioni di euro perché le istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo di istruzione delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possano attivare incarichi temporanei di personale amministrativo, tecnico e ausiliario a tempo determinato fino al 31 dicembre 2023.

Viene inoltre disposta la nascita, al ministero dell’Istruzione, di un Fondo, a partire dal 1 gennaio 2024, destinato alle istituzioni scolastiche statali delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’Invalsi, finalizzato alle seguenti azioni ed iniziative: rafforzare le competenze di base degli studenti.

Promuovere misure di mobilità studentesca per esperienze fuori contesto di origine; promuovere l’apprendimento in una pluralità di contesti attraverso modalità più flessibili dell’organizzazione scolastica e strategie didattiche innovative.

    Promuovere il supporto socio-educativo; sostenere le scuole, ove necessario e in base al contesto socio-economico delle famiglie, nella dotazione di sussidi didattici e libri di testo per gli studenti.

    Le risorse del Fondo non sono esplicitate nella bozza. Inoltre viene rifinanziato con 4 milioni di euro il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, per: contenere e prevenire fenomeni di dispersione nelle istituzioni scolastiche in aree a forte rischio di abbandono, individuate sulla base dei dati relativi alla fragilità negli apprendimenti, come risultanti dalle rilevazioni nazionali dell’Invalsi, e ampliare l’offerta formativa delle medesime istituzioni scolastiche mediante l’attivazione di progetti specifici, anche in ambito extracurricolare, con l’eventuale coinvolgimento degli attori sociali e istituzionali dei territori interessat.

    Valorizzare la professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche di cui alla lettera a) che garantiscono l’interesse degli alunni e degli studenti alla continuità didattica.



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