Poste Italiane, lo scudetto del Napoli nei racconti dei dipendenti

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Tra raccomandate e pacchi, bollettini e contratti, la febbre azzurra è un ospite d’onore. Già, perché in questi giorni l’entusiasmo per il terzo scudetto si è fatto strada anche negli uffici postali di Napoli e provincia. Il giorno dopo la conquista del tricolore, nell’ufficio Napoli 21, in piazza Neghelli, non lontano da quello stadio Maradona che ha visto trionfare Osimhen e compagni, direttrice, sportellisti e consulenti si sono presentati tutti vestiti d’azzurro.

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Una visione inedita e gioiosa per il primo cliente della giornata che, superato il primo momento di stupore, ha voluto condividere con il personale dell’ufficio la grande soddisfazione, offrendo il caffè a tutti. Una colazione da campioni, è il caso di dire. Ma i dipendenti di piazza Neghelli raccontano anche testimonianze di sportività altrettanto inattese: un cliente abituale, notoriamente tifoso della Juventus, ha voluto omaggiare il personale con una grande torta, riconoscendo la schiacciante supremazia del gruppo guidato da Spalletti.

    Il “day after” della felicità è andato avanti a lungo: un anziano signore che voleva spedire a Barcellona una bandiera e una sciarpa azzurre per esaudire la richiesta del figlio che vive lì, si è accorto di non avere uno scatolo adatto. Daniela, una delle dipendenti, gli è andato in soccorso e, in pochi minuti, riciclando alcuni cartoni che erano in ufficio, ha confezionato il pacco a tempo di record. Tutto con il decisivo contributo di Anna, operatrice di sportello e tifosa sfegatata, che prima di andare in ufficio ha mantenuto il pegno di tingere col colore del cuore una ciocca di capelli in caso di scudetto.

    Lo scudetto del Napoli nei racconti dei dipendenti di Poste Italiane

    La vanità azzurra non conosce limiti: Valeria, che nell’ufficio di Cavalleggeri, in piazza Neghelli, 21 fa la consulente finanziaria, è andata al lavoro con le unghie dipinte. Inutile domandare di quale colore. Un’estetista ha notato il particolare e per completare l’opera ci ha disegnato sopra lo scudetto.

    Un tripudio cromatico che un fotografo professionista cliente dell’ufficio, colpito da una partecipazione così compatta alla festa scudetto, ha voluto immortalare con diversi scatti. Anche l’altra metà del mondo di Poste è stata attraversata, ed ha attraversato a sua volta, l’onda anomala di euforia che il terzo scudetto ha prodotto sotto il Vesuvio.

    «Tra striscioni, bandiere e murales, non c’è angolo della città che non sia colorato di bianco e di azzurro, e noi che tutti i giorni percorriamo in lungo e in largo la città siamo testimoni di questa febbre collettiva – racconta Vincenzo, che fa il postino e distribuisce la corrispondenza nel rione Sanità -. Dopo la consegna di ogni raccomandata, pacco o lettera il saluto è sempre lo stesso: “Forza Napoli!”. Allora ci si ferma immancabilmente a parlare della squadra del cuore e delle ultime novità, trasformando una rapida consegna in un momento di socializzazione», riferisce con un sorriso.

    Ma capita anche che i portalettere siano destinatari di richieste del tutto singolari, finendo per diventare parti integranti di una scenografia diffusa: «Pochi giorni prima della vittoria aritmetica, un tifoso ha voluto regalarmi in segno di buon augurio due bandierine del Napoli, invitandomi a metterle sul motorino con il quale faccio le consegne. Io l’ho accontentato con piacere: da quel momento, molti turisti sia italiani che stranieri mi fermano per chiedermi di fare una foto. Spesso quella diventa l’occasione per dar vita a piccoli e improvvisati festeggiamenti con gli abitanti del posto».

    Il successo del Napoli, inoltre, ha dato impulso ad un indotto che ha coinvolto i portalettere: «Da settimane, ormai, sono aumentate in misura vertiginosa le consegne di maglie con i nomi dei calciatori, bandiere, sciarpe e palloni – riferisce Gaia, un’altra portalettere -. Proprio ieri ho recapitato a Santa Lucia un pacco sul quale la consueta scritta “fragile” era sostituita da un gigantesco “Napoli campione”. Inutile dire che siamo molto contenti di essere messaggeri di questo amore».

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