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Paolo Berlusconi candidato al Senato? Monza si divide

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“Sarebbe bello che fosse un Berlusconi a sostituire Berlusconi. Ma i figli non mi sembrano interessati, forse il fratello Paolo…”.

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A due giorni dal funerale del fondatore di Forza Italia a Monza, dove era stato eletto al Senato con il maggioritario, c’è chi si interroga su chi sarà il candidato del centrodestra alle suppletive per sostituirlo.

Ma la vera preoccupazione è per il futuro della squadra di calcio. “Ma ancora elezioni? Non le abbiamo appena fatte?” scherza Giovanni mentre passeggia nel parco di Villa Reale. “A me interessa piuttosto il Monza. Lo venderanno? Ci stavamo abituando alla serie A”.

Alle scorse elezioni politiche nel collegio di Monza Berlusconi ottenne come candidato del centrodestra 231.524 voti cioè il 50,27% ( di questi a Forza Italia il 9%), grazie alla sua fama certo ma anche al fatto che Monza è considerato un collegio ‘sicuro’ e quindi fa gola a molti.

In Brianza fra gli azzurri c’è chi parla di un “assalto alla diligenza” , di un “arrembaggio con duecentomila persone che vogliono quel posto”, e anche di colloqui con Paolo Berlusconi. Ma al di fuori, le voci sono diverse. “Davvero si vota? – chiede Mario di Arcore – Beh nel caso meglio un candidato del territorio. Il cognome non credo che sia fondamentale. Berlusconi era lui, nessun altro”.

“Il seggio vacante di Silvio Berlusconi? Penserei ai figli – spiega Alessandra Goffi, impiegata in visita all’autodromo per MiMo – Ha lasciato una grande eredità e proprio loro potrebbero seguire le sue orme, perché conoscono gli obiettivi che lui si era posto”.

“Finirà che il suo posto lo prende Pier Silvio” argomenta invece Giorgio Caré, responsabile di eventi catering convinto che “servirebbe un segno di di rottura. Abbiamo bisogno di un’evoluzione”. “Vorrei qualcuno che non pensi a se stesso – taglia corto Giancarlo Gerosa, grafico in pensione: – e comunque nessuno della famiglia”.

Anche Matteo, imprenditore, non crede a “un diritto ereditario” per il seggio. La “legittima preoccupazione è per la prospettiva futura di Forza Italia. Il partito di Berlusconi spesso è stato il punto di equilibrio della coalizione, era la forza moderata. Ma lui era l’unico decisore finale e adesso – aggiunge – temo che si scateneranno rivalità e ripicche. Temo che sarà difficile tenere insieme il partito e garantirgli il ruolo che aveva”.

E siccome “non vale il diritto ereditario” in politica” come candidato al Senato “io – conclude – propenderei per qualcuno che conosca il territorio. Con esperienza e visibilità ma che conosca il territorio, non per forza qualcuno vicino a Berlusconi o diretta emanazione del suo cerchio magico”.


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