L'INTERVISTA

Gravina: “Napoli esempio di sostenibilità vincente”

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Dopo la recente collaborazione siglata tra DAZN e FIGC, il broadcaster leader nell’intrattenimento sportivo e la FIGC scendono nuovamente in campo per la seconda puntata di “Professione Presidente”, il format condotto da Giorgia Rossi e disponibile in piattaforma da oggi che racconta ai tifosi italiani il dietro le quinte delle istituzioni, leghe e club sportivi, partendo dal punto di vista di chi le gestisce: i Presidenti.

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Protagonista di questo nuovo episodio Gabriele Gravina, Presidente della FIGC, che tra la sede della Federazione a Roma e poi a Coverciano, dove sorge il primo esempio di struttura sportiva propria di una Federazione calcistica, prova a immaginare il futuro del calcio in Italia.

Una riforma sistemica e culturale del settore, necessaria per innescare un processo innovativo, è il fulcro della riflessione del Presidente: dalla logica della crescita dei club che deve trasformarsi in “sviluppo sostenibile”, tenendo conto dei ricavi ma soprattutto il controllo dei costi, “l’Italia deve superare innanzitutto la logica esclusiva della crescita per risolvere qualsiasi problema”.

“Se pensi solo di crescere con i ricavi senza mettere sotto controllo i costi, conservando un rapporto tra valore della produzione e costo del lavoro vicino al 90%, è chiaro che più aumenta la crescita, più aumentano i costi del lavoro. Quindi la soluzione non è nella crescita, ma nel concetto di sviluppo. E deve essere uno sviluppo sostenibile. Quella “s” davanti alla parola sviluppo significa negazione: togliere dal viluppo, togliere dalle catene è un concetto importante”.

Gravina: “Napoli? Esempio di sostenibilità vincente”

Un esempio tangibile è proprio quello del Napoli che quest’anno ha abbinato alla passione, il senso di responsabilità e la visione “una realtà che ha voluto invertire la rotta, cercando di mettere sotto controllo i costi, cercando di investire il giusto rispetto alle sue disponibilità economiche-finanziarie e il risultato è sotto gli occhi di tutti”. E poi una maggiore partecipazione e condivisione nel mondo del calcio, che non può prescindere da una nuova forma di educazione contro il razzismo e la violenza negli stadi.

    C’è spazio anche per EURO 2032, volano per la progettualità di stadi e di infrastrutture, “ci candidiamo per cogliere un’opportunità straordinaria e per rivedere tutta la nostra progettualità di stadi e di infrastrutture. Credo che questa possa essere l’occasione affinché la grande famiglia della UEFA possa dare al nostro Paese una chance che non possiamo perdere e che ci permetta di rimediare a una delle più grandi criticità rispetto agli altri Paesi. Dobbiamo colmare questo gap ed EURO 2032 è l’occasione giusta”.

    La puntata di Professione Presidente si conclude, infine, con un messaggio che Gravina rivolge a tutti i giovani: “Credo che i ragazzi debbano avvicinarsi al nostro mondo per giocare, divertirsi e coltivare i loro sogni. Mi permetto di consigliare ai giovani di essere sempre molto più attenti al divertimento e al gioco. È giusto sognare, ma non bisogna mai dimenticare che solo uno su 5mila diventa calciatore professionista e uno su 35mila arriva in Nazionale. Godiamoci allora il divertimento del gioco del calcio, che è un po’ la metafora della nostra vita”.



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