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Pomigliano, il clochard ucciso era già stato aggredito: caccia di due giovani

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hanno le opre contate i due giovani che l'altra notte hanno ucciso di botte , il 43enne del Ghana a Pomigliano d'Arco.

Ci sono dei testimoni e le immagini delle telecamere della zona che stanno aiutando gli investigatori. Intanto dalle indagini emerge che era gia' stato picchiato alcuni mesi fa. La vittima era gia' stata presa di mira da un gruppo di minorenni delle palazzine 219, complesso di edilizia popolare a Pomigliano.

Ed e' in quella zona che si concentra l'attenzione degli investigatori. Intanto e' stata organizzata una marcia silenziosa in sua memoria. L'uomo infatti era benvoluto in via principe di Piemonte, dove tutti lo conoscevano e dove saltuariamnete raggranellava piccole somme aiutando le persone a caricare in auto la spesa fatta nel vicino supermercato.

A volerla il parroco della chiesa San Francesco, don Pasquale Giannino. “Ancora una volta siamo messi in discussione come cristiani, cittadini, famiglie – ha scritto il parroco in un post su facebook – chiediamo con insistenza una capillare attenzione per il nostro territorio, ciascuno si adoperi per una sensibilizzazione delle coscienze. Questo episodio segna la responsabilita' civile di ciascuno e impone un cammino insieme”. Il corteo partira' alle 20,30 dal supermercato di via Gramsci.

Sulla ‘sua' panchina fiori e biglietti

Frederich, l'uomo senza tetto morto ieri per le percosse ricevute a Pomigliano d'Arco, era amato dai residenti della zona, che da stamani stanno lasciando fiori, qualche cero e biglietti sulla panchina antistante il supermercato dove chiedeva l'elemosina.

“Sei libero da tutto – scrive un cittadino – vola felice con gli angeli”. E davanti al supermercato, molti si fermano per raccontare di quanto fosse dolce e gentile con tutti. “Aveva il vizio di bere – racconta una donna – ma non faceva male a nessuno. Ricordava i nomi, e augurava a tutti una buona giornata, che gli dessero qualcosa o meno”.

Anche i dipendenti del supermercato conoscevano Frederich: “Stava sempre con noi – spiegano – mangiava qualcosa, ci chiamava amici, my friend, ci mancherà”.

Qualche residente racconta che l'uomo era solito augurare “buona scuola” ai bambini della zona che lo incrociavano. “Non è possibile arrivare a tanto – afferma una donna – come si può essere così cattivi. Picchiare senza un motivo una persona così gentile. Ci vergogniamo, che il Signore ci perdoni”.

Il Comune pagherà i funerali

Il Comune di Pomigliano d'Arco, si farà carico dei dell'uomo, senza fissa dimora, morto ieri dopo essere stato picchiato da due giovani nei pressi del supermercato dove spesso la vittima chiedeva l'elemosina.

Lo ha annunciato il sindaco Lello Russo, sottolineando che la città è sempre stata “accogliente e generosa verso tutti”. “Ci sono ancora lati oscuri che aspettiamo di conoscere dalle indagini – ha detto Russo – sappiamo, da quello che dice la gente che lo conosceva, che era una brava persona, che viveva di elemosina e dormiva nel parco.

L'amministrazione comunale, intanto, si farà carico dei funerali proprio per dare un segnale alla cittadinanza. Ma faccio il sindaco da tanti anni, e Pomigliano è una città accogliente e generosa, ha sempre risposto positivamente a quelle che erano le richieste delle persone più sfortunate”.

 

 


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