Le indagini condotte dalla Procura di Nola, all’interno del distretto 48 dell’Asl Napoli 3, ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di ben 26 lavoratori della struttura.
A quanto emerso dalle indagini pare che gli indagati attuassero un sistema En consolidato in cui a turno si scambiavano i badge. In questo modo chi andava a lavoro poteva timbrare il cartellino anche per gli assenti. Così facendo i furbetti potevano allontanarsi dalla struttura indisturbati, risultando comunque presenti sul luogo di lavoro.
“Quella dei furbetti del cartellino è una piaga senza fine. Nonostante sistemi tecnologici sempre più avanzati e leggi che prevedono pene severe, c’è sempre chi prova a eludere le regole e frodare lo Stato.
Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso il più rapidamente possibile, perché chi si è macchiato di un reato così grave non dovrà mai più lavorare in una struttura pubblica”. Questo il commento di Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra.
Santa Maria Capua Vetere – Si prolunga la vicenda giudiziaria che vede contrapposti cinque professionisti… Leggi tutto
Napoli- Sequestro di stupefacenti e merce contraffatta: è il risultato di operazioni di controllo svolto… Leggi tutto
Ha affidato la sua richiesta di perdono a una lettera indirizzata a Papa Leone XIV.… Leggi tutto
Napoli- E' stato ritrovato Antonio Noviello, il ragazzo originario di Monte di Procida sparito due… Leggi tutto
Caivano – Violenze in. famiglia, l'ennesima triste storia che ogni giorno siamo costretti a raccontare:… Leggi tutto
Ecco le previsioni astrologiche segno per segno per oggi con focus su amore, lavoro, salute… Leggi tutto