Il sangue di San Gennaro si è sciolto. Si è quindi ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue del Santo patrono di Napoli nella prima delle tre date dell’anno in cui è atteso.
Ad annunciare l’avvenuto “miracolo di maggio” è stato l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, poco dopo aver aperto la cassaforte che custodisce le reliquie del Santo nella Cappella del tesoro di San Gennaro all’interno del Duomo.
Il ‘miracolo’ atteso il sabato che precede la prima domenica di maggio è accompagnato da una processione che parte dal Duomo e attraversa il centro antico della città, per concludersi nella Basilica di Santa Chiara.
La processione si svolge in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero posto nell’Agro Marciano, territorio oggi ricadente nel quartiere Fuorigrotta, alle Catacombe di Capodimonte, poi denominate per questa ragione Catacombe di San Gennaro, ed è detta anche “processione degli infrascati” per la consuetudine del clero di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori.
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