In commissione Bilancio, presieduta da Walter Savarese d’Atri, l’assessore Pierpaolo Baretta ha illustrato la delibera 150 relativa alla approvazione della tariffa Tari per il 2023.
Recupero della rilevante evasione; iscrizione automatica e anticipata al servizio Tari in caso di nuova residenza; incremento della differenziata; realizzazione degli impianti di smaltimento; ampliamento del mercato di Asìa su scala metropolitana.
Redistribuzione dei costi anche in base al numero di persone che la cittĂ ospita per i flussi turistici: sono queste per l’assessore le leve sulle quali puntare per ridurre i costi del servizio e ottenere una progressiva riduzione delle tariffe.
L’aumento attuale, ha spiegato, è un atto dovuto perchĂ© la tariffa era ferma al 2019, è stato necessario un adeguamento e una definizione della platea di riferimento, che allo stato ammonta a 356.261 utenze domestiche e 56.572 utenze non domestiche.
Sono dati evidentemente non corrispondenti alla realtĂ della cittĂ – ha spiegato Baretta – recentemente, ad esempio, sono state iscritte d’autoritĂ 17mila nuove utenze grazie all’incrocio dei dati relativi alla residenza, alla proprietĂ e alle utenze elettriche, ma sarĂ grazie all’affidamento del servizio di riscossione alla societĂ Municipia che la platea effettiva potrĂ essere individuata.
Non mancano in delibera misure per venire incontro alle esigenze dei contribuenti per far fronte ad un aumento della tariffa, che ammonta al 20 % ripartiti per i quattro anni decorsi dal 2019.
Oltre ai 7 milioni previsti nel bilancio del 2024 per i bonus per le famiglie per sostenere i costi energetici, è prevista una modifica del Regolamento per ridefinire la soglia ammessa per la rateizzazione ( da 300 a 100 euro), un aumento delle fasce di rateizzazione ( da 4 a 10) e lo slittamento del saldo della TARI da dicembre a febbraio.
La Giunta, nel rispetto dei principi contabili, è aperta al confronto su questo tema, ha concluso Baretta, che ha chiarito che non sono previsti aumenti per il prossimo anno e che dall’anno successivo, andando a regime le misure previste, si può immaginare una flessione della tariffa.
Nel dibattito il consigliere Sergio D’Angelo (Napoli solidale Europa verde Difendi la cittĂ ) ha chiesto una seria valutazione della possibilitĂ di dilazionare su base pluriennale il maggior costo della tariffa, una misura di buon senso che andrebbe incontro alle famiglie e agli operatori economici giĂ alle prese con i rincari dovuti all’inflazione.
Non condivide questo aumento il consigliere Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle), che ha annunciato una mozione in Aula per incrementare la lotta all’evasione, specie tra le attivitĂ commerciali, ed eliminare le disparitĂ di trattamento tra le varie aree della cittĂ .
Per Pasquale Esposito (Pd) le risposte politiche stanno arrivando, ad esempio con la realizzazione dei siti di compostaggio, ha chiesto di valutare la possibilitĂ di calcolare la tariffa non sulle metrature dei locali ma sul tipo di attivitĂ svolta.
Le proposte dell’amministrazione sono un libro dei sogni e devono ora tradursi cose nuove e concrete, ha chiesto Salvatore Guangi (Forza Italia), insistendo sull’incremento della differenziata. L’evasione è ormai un dato strutturale in cittĂ , ha evidenziato Catello Maresca (Gruppo Maresca), se non ci si interroga sulle ragioni di questo fenomeno e sulle strategie che l’Amministrazione intende adottare nessuna misura sarĂ efficace.
C’è una innegabile difficoltĂ politica ad accettare spiegazioni tecnicistiche per questo provvedimento, ha concluso Flavia Sorrentino (Napoli solidale Europa verde Difendi la cittĂ ), occorre comunicare adeguatamente le ragioni alla base dell’aumento e fornire ai cittadini risposte sostenibili.