Viveva a Scafati il marocchino ucciso nel conflitto a fuoco in provincia di Vincenza

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Viveva a Scafati il 28enne Soufiane Boubagura, il cittadino marocchino ucciso nel conflitto a fuoco con le forze dell’ordine ieri tra Fara Vicentino e Breganze, in provincia di Vicenza dopo aver sottratto la pistola d’ordinanza a u vigile urbano rimasto ferito dai suoi colpi.

Domani verrà eseguita l’autopsia sul corpo del 28enne Soufiane Boubagura. Gli investigatori stanno cercando di capire alcuni dettagli ancora non chiari sulla vicenda e capire soprattutto da chi era ospitato Boubagura che formalmente risiedeva a Scafati. Nel frattempo la Procura di Vicenza come atto dovuto ha indagato il vice brigadiere dei carabinieri che ha sparato al marocchino con l’accusa di omicidio colposo nell’uso legittimo della armi.

Migliorano intanto le condizioni dell’agente della polizia locale ferito nella sparatoria accaduta ieri, 24 aprile, ai confini tra Fara Vicentino e Breganze, in provincia di Vicenza. Il 41enne Alex Frusti è ancora ricoverato in prognosi riservata ma non è in pericolo di vita. “La situazione era molto critica – dicono i sanitari – un polmone collassato e il paziente aveva un importante sanguinamento. Anche questa mattina è stato visitato e ora è vigile e non intubato e rimane ricoverato nel reparto di rianimazione”.



    La ricostruzione della sparatoria

    Era in mezzo alla strada urlando Allah akbar, Allah è grande, facendo suscitare allarme tra i passanti. All’intervento della Polizia locale, e dei Carabinieri a supporto poi, si è dimostrato incontenibile strappando dalla fondina la pistola d’ordinanza di un militare e ferendo un vigile.

    L’epilogo è drammatico: il nordafricano ha esplosi colpi di pistola, e forze dell’ordine hanno risposto al fuoco uccidendolo sul colpo. Tutto accade in pochi concitati minuti nella tranquilla Fara Vicentino, in provincia di Vicenza. Secondo la prima ricostruzione, il nordafricano si era messo a urlare lungo la strada, allarmando i passanti che, spaventati, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

    Sul posto sono giunti gli agenti che hanno tentato di portare alla ragione l’esagitato senza riuscirvi. Vigili e carabinieri hanno cercato quindi di immobilizzare lo straniero anche con l’uso di un taser, ma l’uomo, nella colluttazione, è riuscito a sfilare ad un militare la pistola d’ordinanza usandola poi per sparare.

    A quel punto le forze dell’ordine hanno risposto al fuoco, uccidendolo con un colpo di pistola, secondo i primi riscontri. L’agente di Polizia locale ferito è il capo pattuglia, si chiama Alex Frusti, 41 anni, referente dell’Alto Vicentino, che è stato trasferito all’ospedale Santorso dove è stato operato ed è ricoverato in terapia intensiva, vigile e non in pericolo di vita.


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