Victor Osimhen scalpita per tornare in campo. In attesa di recuperare dalla lesione all’adduttore della gamba sinistra – l’obiettivo è essere in campo per l’andata dei quarti di Champions contro il Milan -, l’attaccante nigeriano ha ricevuto la sua nuova maschera, diventata ormai una sorta di portafortuna.
Osimhen scalpita verso il rientro: la Champions nel mirino
A realizzarla è stato il centro di ortopedia Ruggiero che ha condiviso il momento della consegna sui propri canali social. “Abbiamo consegnato a Victor Osimhen una nuova maschera con superpoteri – si legge nel post -. A breve verificheremo la sua efficacia sul campo”.
La precedente mascherina, che tanto bene ha portato al centravanti del Napoli, capocannoniere del campionato con 21 gol, è stata smarrita in Nazionale nell’ultima sosta, dopo il rientro dalla partita tra Nigeria e Guinea-Bissau.
L’ortopedico: “Nuova maschera Osimhen ancora più performante”
L’ortopedico Roberto Ruggiero è poi intervenuto a Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”: “Nei tagli e nella forma questa maschera è simile a quella precedente, ma è più performante perché il calciatore nel volto si è modificato e quindi adesso è perfetta, è una seconda pelle”.
“E’ molto contento e noi molto felici. L’abbiamo personalizzata con le iniziali ed il numero 9: ce l’ha chiesto e l’abbiamo accontentato. Ne abbiamo consegnata una, la seconda la stiamo realizzando e Osimhen l’avrà solo quando la matematica dirà che il Napoli avrà vinto lo scudetto”.
“Questa nuova maschera avrà lo scudetto tricolore con un 3 stampato sul lato. Non ha più bisogno della maschera, ma si sente più protetto, scherzando diciamo che ha i superpoteri e vuole portarla”.
“Osimhen è maschera dipendente, senza la maschera perde il 50% della sua efficacia. Non so quando tornerà in campo il giocatore, ma ne approfitto per fare un appello: dobbiamo essere coesi”.
“La squadra va sostenuta, i calciatori incoraggiati e la società è sana e ci sta portando a giocare una fase importante in Champions e in campionato non è il momento di fare polemica, dobbiamo sostenerci a vicenda”.
“I calciatori sentono il clima che si respira in città, hanno bisogno di essere spronati e aiutati. Hanno bisogno dell’energia necessaria per arrivare fino in fondo”.
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