Nella carcere di Carinola, nel Casertano, un detenuto affetto da disturbo borderline di personalità, dopo aver parlato con l’addetto all’ufficio Matricola circa la richiesta di un permesso di necessità, si sarebbe scagliato contro un agente della penitenziaria.
A denunciarlo il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, il Sappe, per voce della segretaria regionale per la Campania Tiziana Guacci. “L’uomo – ricostruisce Guacci – si rifiutava di rientrare nella propria cella, pretendendo di restare libero.
Nonostante i vari solleciti di rientro, da parte del personale di polizia penitenziaria, continuava ad opporre resistenza ed improvvisamente colpiva un assistente capo con un oggetto contundente, di un certo peso, alla mandibola. L’assistente in questione veniva immediatamente accompagnato in infermeria e successivamente presso il vicino presidio ospedaliero per le dovute cure”.
Lo stesso detenuto, sostiene la segretaria regionale campana, aveva già mercoledì 8 marzo e giovedì 9 marzo “posto in essere comportamenti volti a minare l’ordine e la sicurezza interna dell’istituto”.
“Da tempo il Sappe contesta al Provveditorato della regione Campania i ritardi nei trasferimenti dei detenuti facinorosi e autori di comportamenti violenti ed aggressivi nei confronti del personale di polizia Penitenziaria. Nonché -conclude – la mancata assegnazione dei detenuti con problemi psichiatrici presso le idonee strutture”.
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