Terremoto in Turchia, quasi mille vittime

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Tra Turchia e Siria sono circa 912 le vittime accertate dal terremoto delle scorse ore mentre i feriti sono 5.383.

Secondo i numeri forniti dalla Cnn, il sisma di magnitudo 7.8 avrebbe provocato 386 morti in Siria, la maggior parte tra le regioni di Aleppo, Hama, Latakia e Tartus.

‘E’ stato il terremoto più forte dal 1939′. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo a una riunione di governo dopo il potente terremoto che ha colpito il sud della Turchia.



    La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. Il sisma è avvenuto alle 4:17 del mattino (le 2:17 ora italiana) e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano.

    Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell’Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo.

    Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione.

    Il Dipartimento della Protezione Civile aveva inizialmente diramato un allarme per un possibile maremoto a causa del sisma in Turchia ma l’allerta è stata successivamente revocata.

    Gli Stati Uniti hanno dato la disponibilità ad inviare “qualsiasi tipo di assistenza” ad Ankara mentre dall’Azerbaigian è già stata inviata una squadra di 370 persone per aiutare nei soccorsi. Il terremoto è stato avvertito anche nelle province centrali della Turchia e anche in Israele.



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