Cronaca Caserta

Azienda assume ex Jabil e li licenzia, dovrà reintegrarli

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In una nota della Cgil Caserta, a firma del segretario generale Sonia Oliviero e del segretario della sigla dei metalmeccanici Fiom-Cgil Francesco Percuoco, si ricorda come nella sentenza di febbraio, il tribunale avesse fatto notare che “il quadro probatorio che emerge dalla vicenda è quello di un operazione contraria a buona fede e correttezza dai contorni poco chiari “.

Per i due sindacalisti, “quanto accaduto rischia di minare la credibilità delle istituzioni, nelle cui sedi sono stati svolti incontri e sottoscritti accordi per la realizzazione del progetto industriale di Orefice Generators. Un progetto industriale mai avviato, nonostante abbia consentito all’azienda di intascare ben 80.000 euro per ogni lavoratore assunto”.

“Questa brutta vicenda – continuano – fa emergere in maniera ancora più netta la criticità delle reindustrializzazioni teoricamente avviate sul territorio di Caserta. Ad oggi, esse si stanno rivelando una ennesima azione di sciacallaggio, specchietti per le allodole ai danni dei lavoratori, della popolazione e della comunità provinciale.

Chiediamo che venga fissato urgentemente un incontro con l’Assessore regionale alle Politiche di sviluppo e con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy. Le istituzioni devono prendere posizione e assumersi finalmente la responsabilità di dare giustizia ai lavoratori indebitamente licenziati da Orefice Generators, intervenendo al fine di evitare altre centinaia di licenziamenti, che interesserebbero 190 lavoratori attualmente in forza a Jabil e 250 lavoratori passati negli anni a Softlab” concludono Percuoco e Oliviero, ricordando che la “vertenza madre” Jabil è ancora in pieno corso, vista la recente decisione della multinazionale di licenziare 190 persone per raggiungere una forza lavoro di 250 unità (attualmente i dipendenti a Marcianise sono 440)


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