“Non è più rinviabile un confronto con il governo e con Whirlpool: dobbiamo sapere quali sono le prospettive reali di circa 5.000 lavoratori diretti della multinazionale americana. Il Governo ne prenda atto e intervenga prima che sia troppo tardi”. Queste sono le parole di Antonio Spera, segretario nazionale UGL Metalmeccanici.
“Già il 24 febbraio, durante l’incontro di coordinamento a Varese, avevamo espresso le nostre perplessità in merito e, in particolare, sugli investimenti poco significativi per il sito Comunanza, in assenza di un piano industriale. Ad oggi, nessun segnale concreto che possa dimostrare la volontà di Whirlpool di voler investire in EMEA, mentre restano scolpite nella nostra memoria le dichiarazioni dell’AD Marc Bitzer, sulla necessità di una ‘revisione strategica’ nell’area Europa, Medio Oriente e Africa.
Il silenzio, che ancora perdura, non lascia adito a molti dubbi. C’è aria di disimpegno, per giunta dopo una cura dimagrante che passa dalla chiusura di Napoli e Caserta. Viene da chiedersi, a questo punto, quale sarà il prossimo stabilimento a chiudere”. “Ovviamente i lavoratori sono in stato di agitazione. In questi giorni diversi presidi sono stati organizzati davanti alle Prefetture. L’azienda non risponde alle richieste di confronto, dal 2 maggio scorso, tanto che la fibrillazione sta salendo soprattutto a Comunanza, dove, dopo il sostanziale nulla di fatto in Prefettura, sono previsti altri due incontri molto difficili.
Per venerdì 22 luglio è in programma una convocazione presso la Regione Marche ad Ancona e nella stessa giornata, presso l’Auditorium Adriano Luzzi, di Comunanza si riuniranno le parti sociali e tutte le autorità nazionali, regionali, provinciali e comunali”. “Senza risposte ufficiali da parte dell’azienda, si aprirà presto un altro scenario drammatico nel mondo del lavoro del nostro Paese”, conclude Spera.
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