Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ha condotto una nuova indagine per il contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva, la cosiddetta IPTV - Internet Protocol Television, realizzata attraverso la trasmissione non autorizzata di contenuti protetti su rete internet.
La scorsa settimana in occasione dell’ultima giornata del campionato di calcio di serie A e della finale di Conference League gli specialisti informatici delle Fiamme Gialle hanno registrato centinaia di nuovi servizi e di risorse dedite alla vendita di attività di IPTV mediante streaming illegali.
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Contestualmente al sequestro delle oltre 500 risorse Web e dei relativi 40 canali Telegram, avvenuto in simultanea con la prima gara del week-end e nuovamente riproposto per la finale della competizione europea, è stato, infatti, implementato un vero e proprio sistema di tracciamento che ha consentito di individuare i fruitori dei flussi pirata.
Chiunque ha provato a di collegarsi ai servizi pirata è stato immediatamente reindirizzato su un apposito pannello informativo che avvertiva che il sito tramite il quale si stava visionando il programma era sottoposto a sequestro ed i dati di connessione tracciati.
Le conseguenti analisi svolte dagli investigatori hanno, allo stato, consentito di appurare l’esistenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici, denominato “Stream Creed”, che risulterebbe derivare dal codice sorgente della già nota “Xtream Code”, piattaforma pirata mondiale smantellata dal medesimo Nucleo Speciale nel 2019.
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