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Ucraina, battaglia finale a Mariupol: lo scontro all’accieria Azovstal

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Le ultime due unità rimaste nella città assediata di Mariupol, nell’Ucraina meridionale, sono state in grado di unire le loro forze grazie a una “manovra rischiosa”, rafforzando la resistenza contro i militari russi impegnati nel tentativo di prenderne il controllo. Lo ha confermato l’esercito ucraino, mentre Mosca ha annunciato di avere conquistato il porto commerciale della città, con oltre 1.000 marines ucraini che si sarebbero arresi alzando bandiera bianca.

Le forze di Difesa ucraine hanno annunciato di avere unito le loro forze: i comandanti di due unità ucraine che difendono Mariupol, tra cui il Reggimento Azov, hanno rilasciato una dichiarazione video in cui affermano di essere stati in grado di unire le loro truppe. Denys Prokopenko, comandante del reggimento Azov, ha detto che i suoi uomini sono adesso assistiti dalle truppe della 36a brigata della Marina.

Serhii Volyna, comandante della stessa Brigata dei Marines, ha dichiarato: “Faremo tutto il necessario per completare con successo la nostra missione di combattimento”. 

La convergenza delle due unità ucraine sarebbe stato il frutto di “una manovra rischiosa”, ha spiegato il consigliere presidenziale ucraino Oleksiy Arestovych. “Questo è ciò che accade quando gli ufficiali non perdono la testa, ma mantengono saldamente il comando e il controllo delle truppe”, ha spiegato, precisando che la mossa ha “rafforzato seriamente la loro area di difesa”.




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