Pozzuoli. Ha denunciato i tentativi di racket e si è ritrovato un bossolo come avvertimento davanti al suo bar a Pozzuoli.
È la storia di R.S., una delle tante storie di chi si ritrova a combattere la camorra e viene abbandonato da tutti, Istituzioni incluse.
“Vorrei portare a conoscenza dell’opinione pubblica di tutto ciò che sto passando da due anni a questa parte.
Ho aperto un piccolo bar nel quartiere dove sono nato (a Pozzuoli) e lì che sono arrivati i ’guappi di cartone’.Potrebbe interessarti
Ai carabinieri ho portato i video in qui vengo minacciato, ci anche noti pluripregiudicati che vanno vicino ai miei clienti e gli dicono di non venire più nel mio bar, ma sono ancora tutti fuori.”
“Proviamo davvero vergogna per chi abbandona chi ha avuto il coraggio di denunciare il racket ed i camorristi. L’omertà e la vigliaccheria sono tipiche di quella mentalità sub-criminale che da tempo ha messo radici nella nostra terra e se non si la si sradicherà sarà molto complicato, allora, mettere fine al fenomeno camorristico vero e proprio.
Al contempo, le Istituzioni e le forze dell'ordine devono tutelare, con fatti concreti, chi si oppone alle estorsioni, chi dice no ai clan, per garantire la loro incolumità e fare in modo che il popolo che rinnega il fango della camorra diventi sempre più numeroso”. È il commento di Borrelli e del conduttore radiofonico Gianni Simioli che hanno espresso piena solidarietà al commerciante.







Lascia un commento