Nel Casertano le api danno lavoro a disoccupati e immigrati. Nasce il centro imprenditoriale 'il Miele dell'Accoglienza'
Parte da Caserta l'idea di un centro imprenditoriale di Apicoltura Sociale; un progetto intitolato "Il Miele dell'Accoglienza" il cui obiettivo è coinvolgere persone in cerca di occupazione, principale o per integrazione del reddito, immigrati di origine extracomunitaria che si vogliono inserire nel mondo del lavoro e detenuti in regimi agevolati in fase di reinserimento nella società.
Sabato 2 aprile (ore 9) presso il Nuovo Teatro della Chiesa del Buon Pastore di Caserta ci sara' infatti la giornata inaugurale dell'iniziativa che si protrarra' fino a novembre.Potrebbe interessarti
Camorra al comune di Santa Maria a Vico: 4 amministratori arrestati. In carcere due esponenti del clan Massaro
Finge il rapimento e posta il video sui social per vedere la figlia neonata
Caserta, viola il divieto di avvicinamento e aggredisce la ex: arrestato un uomo di origini russe
Marcianise, stalking, ex moglie accusa ispettore di Polizia: “Mi perseguitava anche dopo la separazione”
"Tutti gli appassionati di api e di natura sono invitati", fanno sapere gli organizzatori. Attraverso un percorso formativo di base prima e di specializzazione successiva, seguito da stage in aziende professionali, il Progetto si pone l'obiettivo di creare un Centro Imprenditoriale di Apicoltura Sociale, denominato il Miele dell'Accoglienza. In questa sorta di incubatoio verranno svolte attività di integrazione culturale (cultura ambientale ed alimentare, in primis) sociale (sviluppo della capacità di integrazione attraverso il lavoro di squadra) ed economico (le attività di welfare vengono finanziate dalla produzione aziendale). Una fabbrica di cultura e di opportunità.
"Un progetto fatto da persone per le persone" spiega Riccardo Terriaca, direttore del CoNaProA e promotore dell'iniziativa insieme al parroco del Buon Pastore Don Antonello Giannotti.
"Attraverso un settore sostenibile e con ampi spazi di mercato come quello delle api - aggiunge Terriaca - si prova a costruire un modello di impresa socialmente responsabile, che genera utili da distribuire a favore di azioni di welfare. Difficile ma possibile".






Lascia un commento