Maldive, la rabbia di una coppia di italiani: 'Positivi e isolati in una stanza minuscola e sporca. Assurdo sia toccato solo a noi su 100 italiani positivi'
Sofia e Matteo credevano di aver pensato a tutto prima della partenza per le Maldive: si erano dotati di un'assicurazione e avevano scelto una località che facesse parte dei "corridoi Covid-free" per ottenere un trattamento adeguato nel caso di contagio all'estero. Ma non è bastato. Risultati positivi prima del rientro, dal resort paradisiaco scelto per Capodanno i due sono stati trasferiti in una stanza da loro definita "minuscola e sporca".
"La cosa assurda è che su cento italiani positivi qua alle Maldive, questa odissea è toccata solo a noi" spiegano i due turisti al quotidiano La Nazione.Potrebbe interessarti
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La coppia, parrucchiere lui e stilista lei (in foto), non potranno ritornare alla loro quotidianità fino quando non risulteranno negativi al tampone disposto dalle autorità locali, dopo almeno 13 giorni d'isolamento. Non hanno nemmeno la possibilità di anticipare i tempi rivolgendosi a laboratori privati. "Abbiamo provato a contattare il tour operator ma non ci sta rispondendo. L'unico che ci aiuta è l'ambasciatore italiano in Sri Lanka" spiegano i due.
Sarebbero dovuti ripartire per l'Italia il 2 gennaio, ma sono bloccati alle Maldive dal giorno prima quando hanno scoperto di essere positivi. Non avevano immaginato così la fine delle loro ferie ma neppure credevano di dover essere allontanati dalla villa delle loro vacanze in caso di positività. "Avevamo scelto questa soluzione perché fa parte dei "corridoi Covid-free" - proseguono - ma la notte dopo aver scoperto il contagio sono arrivate tre persone nella nostra stanza dicendo che saremmo dovuti andare via. Ci era stato detto che saremmo stati trasferiti in un resort diverso, che il governo maldiviano aveva preparato per i positivi. Così non è stato".
Trasferiti nella capitale delle Maldive, ai due fidanzati toccherà trascorrere la quarantena "in una piccola stanza d'albergo senza alcun tipo di assistenza se non il cibo fuori dalla porta. Nessuno ci ha portato biancheria pulita o ha sistemato la nostra stanza" raccontano al quotidiano toscano.






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